Tensione alle stelle, le chiamate alla protezione civile

Per le scosse di terremoto che si sono verificate nella tarda serata di giovedì "c’è stata solo molta paura – ha scritto in un tweet il sindaco di Firenze e della Città Metropolitana Dario Nardella – come dimostrano i dati della centrale 112: 220 chiamate in 10 minuti, 350 in totale dopo 40 minuti". In ogni caso il monitoraggio sugli edifici per scoprire possibili danni è andato avanti per tutta la giornata. Esclusi comunque danni a Palazzo Vecchio, ma anche al Duomo, alla Cupola o agli Uffizi.

E di "grande paura" ha parlato anche l’assessore alla protezione civile Titta Meucci. "Le scosse superficiali come quella di giovedì sera producono paura – ha spiegato – ma per fortuna nessun danno. In ogni caso giovedì sera non appena è stata avvertita la scossa la sala operativa della Protezione civile è stata aperta ed è restata a disposizione della cittadinanza. Abbiamo ricevuto centinaia di telefonate da persone che chiedevano come comportarsi".

Nè la scossa di giovedì sera, nè lo sciame sismico che da qualche giorno interessa il Chianti ha fatto scattare l’emergenza, in ogni caso la Protezione civile del Comune di Firenze ha approntato un piano per la sicurezza dei cittadini in caso di terremoto con regole di comportamento e aree di attesa in città suddivise quartiere per quartiere.

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