ALESSANDRO PISTOLESI
Cronaca

Nubifragi, tra sollievo e rabbia. Via l’afa ma Firenze sud si allaga. Rami si abbattono sulle auto

La pioggia spazza via il bollore di giorni torridi. Bellariva e Gavinana: garage e cantine sott’acqua. Maxi precipitazione in pochi minuti a Greve in Chianti. Venticinque gli interventi dei vigili del fuoco

Nubifragi, tra sollievo e rabbia. Via l’afa ma Firenze sud si allaga. Rami si abbattono sulle auto

Firenze, 7 luglio 2025 – Mancava qualche minuto a mezzogiorno quando ieri una gragnola di cazzotti, sotto forma di grandine, ha messo (temporaneamente) ko l’anticiclone che da una sfilza di torride giornate teneva per la gola la città.

Un nubifragio a tutti gli effetti che ha picchiato duro su Firenze per quasi un’ora. Risultato? Dai 32,1 gradi registrati alle 9.45 alla stazione meteo Orto Botanico si è scesi ai 20,9 delle 13.15. Tanta umidità nell’aria che però, dopo giorni di solleone e temperature inchiodate sui 38 gradi e notti tropicali, è tornata ad essere finalmente respirabile.

Fin qui le note liete. Già perché c’è anche il rovescio della medaglia: nella zona sud della città, dove il temporale ha battuto con più forza le strade si sono allagate in un batter d’occhio. Impressionante il lago che si è creato in via della Nazioni Unite e, sulla sponda opposta dell’Arno sul lungarno Aldo Moro. Sott’acqua di nuovo il sottopasso del Gignoro ma anche quello del Loretino.

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Grosse pozze d'acqua per le strade di Firenze dopo il forte temporale di domenica 6 luglio (New Press Photo)

Le piste ciclabili? Trasformate in canali stile Amsterdam. Ma i guai maggiori si sono registrati a Bellariva e Gavinana con scantinati e garage finiti sott’acqua e fiorentini infuriati intenti a sollevare le caditoie per far defluire l’acqua. Allagamenti in via di Ripoli e via Nicolosi. In viale Duse pino rimosso d’urgenza dalla Municipale per il sollevamento di una pericolosa zolla.

Sotto accusa, da più parti, la pulizia delle stesse anche se la massiccia e improvvisa caduta di foglie causa raffiche di vento e i grossi chicchi di grandine potrebbero in parte aver contribuito a ostruire le fogne nei minuti più tosti del temporale. Da registrare anche la caduta di due rami sul tetto di due auto parcheggiate nel viale Manfredo Fanti, in zona stadio.

Il nubifragio ha scosso Firenze ma anche la sua provincia. Tra le zone più colpite si segnalano la Valdelsa empolese, il Chianti e il Valdarno. Nel giro di un’ora la stazione di Lamole a Greve in Chianti ha registrato 40.8 millimetri di pioggia. Cumulati significativi anche a Poggio alla Croce (31.2 millimetri) nel territorio di Figline Valdarno e a Vallombrosa, a Reggello (26.2).

In totale 25 le richieste di aiuto prese in carico dalla sala operativa dei vigili del fuoco del comando di Firenze che sono intervenuti per dissesti ma anche per alberi o altri oggetti pericolanti. In particolare i vigili del fuoco sono stati impegnati a Sesto Fiorentino, Lastra a Signa, Reggello, Tavarnelle in Val di Pesa, Incisa, Rignano sull’Arno. E ancora: Figilne, San Casciano e Impruneta. Oltre quattromila le fulminazioni provocate dalla linea temporalesca attiva in provincia di Firenze, nel pisano, a Prato e parte di Arezzo.

Allagamenti soprattutto a Greve in Chianti dove sono bastati 20 millimetri caduti in pochi minuti per mettere a dura prova le strade, in particolare via Vittorio Veneto fino a piazza Matteotti con momenti di apprensione per il torrente ’Borratello’ che in via Sanminiatelli si è ingrossato in maniera violenta. Criticità si sono registrate sulla Sr 429: al km 44+500 in località Zambra per il fango che rende pericolosa la guida e al km 46+600 per il restringimento della carreggiata a causa di un grande albero caduto che ne ostruisce metà. A Vico d’Elsa è stata chiusa la strada comunale delle Stallacce per la caduta di un enorme cipresso e di un albero a fusto medio in due punti diversi. “Si raccomanda massima attenzione – sottolinea Massimo Fratini, consigliere della Città Metropolitana delegato alla Protezione civile –, in particolare nell’aree prossime ai corsi d’acqua a regime torrentizio”. E intanto è stata prorogata fino a stamani l’allerta gialla per temporali e rischio idrogeologico e idraulico del reticolo minore.

Emanuele Baldi

Alessandro Pistolesi