L'Arci di Firenze e i consiglieri regionali Pd si mobilitano per salvare il Teatro di Rifredi, chiedendo lo sblocco della situazione e il rispetto degli accordi contrattuali con la Sms di Rifredi. La Fondazione Teatro Nazionale è sollecitata a intervenire per garantire la ripartenza del teatro e del circolo.
Anche l’Arci di Firenze ed
i consiglieri regionali Pd Cristina Giachi e Andrea Vannucci in campo per salvare il Teatro di Rifredi (uno spettacolo nella foto d’archivio) dopo l’appello
dei docenti di Unifi. L’Arci,
in particolare, chiede che
si sblocchi "una situazione insensata" ed esprime anche preoccupazione per il futuro del circolo Sms. "Il teatro di Rifredi racchiude in sé tanti concetti che negli ultimi anni
ci stiamo ripetendo quando pensiamo a quale modello
di città vogliamo: periferia, prossimità, cultura, accessibilità", si legge in una nota dell’associazione che aggiunge come la situazione
di stallo stia coinvolgendo la Sms di Rifredi, proprietaria del teatro, "che da molti mesi si è vista disattendere gli obblighi contrattuali con la Fondazione Teatro Nazionale". Da qui l’appello di Arci a Comune di
Firenze e Teatro della Toscana, "affinché si sblocchi la situazione e riprenda la programmazione del teatro,
ma anche affinché gli obblighi contrattuali vengano rispettati con la Sms di Rifredi, con la preoccupazione ormai forte che il silenzio perdurante possa spegnere anche le luci del circolo". Massimo sostegno al Teatro di Rifredi e un invito alla Fondazione Teatro Nazionale
a rispettare gli accordi contrattuali esistenti arrivano anche dai consiglieri regionali Pd Cristina Giachi (presidente commissione Cultura al Palazzo del Pegaso) e Andrea Vannucci, vice capogruppo dem. "È un luogo speciale
che, insieme all’attività di formazione e socializzazione del circolo Sms, merita il massimo sostegno da parte di tutti i soggetti coinvolti. Bene ha fatto l’assessore Bettarini a ribadire l’impegno del Comune per garantirne la ripartenza".