
"E’ stata una bellissima avventura, ricca di grandi soddisfazioni": è commosso Vieri Chini, davanti a un pubblico arrivato a villa Pecori Giraldi per festeggiare i 50 anni del Teatro Idea. Cinquant’anni, per una compagnia sono davvero tanti, c’è di che festeggiare, Dal 1971 il gruppo ha portato aria nuova sul palco, presentandosi a un pubblico abituato al teatro popolare e in vernacolo. Loro invece iniziarono con il teatro dell’assurdo, mettendo in scena, con allestimenti innovativi e di rottura "La cantatrice calva" di Ionesco. Fu un crescendo, gli spettacoli cominciarono a piacere. "Abbiamo fatto crescere il pubblico", dice Vieri Chini, che viene da una famiglia di artisti, quella di Galileo Chini e dell’arte liberty. Brecht e Beckett, Shakespeare, Goldoni e Moliere, Weiss, Pirandello e Plauto. "Volevamo sperimentare, capire se eravamo capaci", dice l’attore e regista borghigiano. Che durante la festa di "compleanno" ha ricordato una delle più grandi soddisfazioni: "Siamo stati selezionati tra le dodici migliori compagnie amatoriali d’Italia, e a Pesaro, in un teatro più grande della Pergola, e gremito, abbiamo messo in scena, con emozione, un’opera di Pirandello". E non sono mancati premi a livello nazionale per la migliore regia, il miglior attore, e anche rappresentazioni all’estero. Nelle due serate a villa Pecori il Teatro Idea ha voluto ringraziare tutti con un vivace spettacolo di varietà, dove gli attori che oggi compongono la compagnia teatrale hanno dato tutti il proprio contributo. Con una menzione speciale alla moglie di Vieri Chini, Patrizia Manfriani, mattatrice della scena, con la sua verve incredibile. E non è mancato un ricordo commosso di Giancarlo Baldi, il "Lallo", scomparso alcuni anni fa.
Paolo Guidotti