Taglio illegale di legna, multa e denunce

Operazione dei carabinieri forestali tra Montespertoli e Certaldo. All’esito del blitz è scattato anche il sequestro di 2800 quintali di prodotto

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Denunce, sequestri e maxi sanzione. E’ questo l’esito degli accertamenti dei militari della stazione carabinieri forestale di Tavarnelle Val di Pesa in materia di tagli boschivi tra i comuni di Certaldo e Montespertoli. I carabinieri hanno scoperto – si apprende – che una ditta aveva eseguito abusivamente dei tagli boschivi in conto terzi, ciascuno di estensione pari a circa settemila metri quadrati: in un caso si trattava di taglio eseguito in assenza di auitorizzazione e del consenso della proprietà.

Un altro taglio riguardava un bosco di alto fusto eseguito dopo aver presentato una semplice dichiarazione di taglio, documento adatto per il taglio di un bosco ceduo e non di alto fusto.

In questo taglio i forestali rilevavano anche una "difformità sostanziale" intendendosi come tale quella che comporta un prelievo di piante maggiore del 20 per cento, in numero di soggetti rispetto a quanto autorizzato, consentito o prescritto. Inoltre la stessa ditta – è emerso – aveva compiuto un taglio di bosco "ceduo invecchiato", per la cui esecuzione è necessaria una richiesta di autorizzazione. da qui la segnazione all’autorità giudiziaria del titolare della ditta esecutrice del taglio ai sensi del codice paesaggio ritenendo sia stato provocato un danneggiamento forestale. Gli è stato anche contestato il tentativo di furto per aver eseguito un taglio su un appezzamento boschivo in assenza del consenso del proprietario e senza averne acquistato il soprassuolo.

I carabinieri forestali hanno anche determinato sanzioni amministrative per 17.912 euro, per i tagli non autorizzati e per il danno forestale corrispondente al valore del materiale asportato senza titolo. Al contempo un’altra ditta, che aveva acquistato il soprassuolo boschivo, aveva predisposto, presso un’area di stoccaggio, nelle immediate vicinanze dei tagli realizzati dalla ditta terzista, una vendita al dettaglio con tanto di cartello "vendita legna da ardere".

Il titolare dell’impresa boschiva che, pur non avendo eseguito i tagli, aveva acquistato i soprassuoli boschivi risultava essere il primo proprietario della legna nonché il primo a metterla in commercio quindi è stato denunciato all’autortità giudiziaria per aver commercializzato legno ricavato dal taglio illegale, in assenza degli atti autorizzativi al taglio. E’ stato poi eseguito il sequestro penale della legna accatastata da ardere di specie per un peso totale di circa 2800 quintali, nonché di circa 130 cataste di varie domensioni.

C. B.

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