di Paolo Guidotti
È deciso dove passerà. E soprattutto ora l’Anas ha dato il via libera alla realizzazione dell’opera. E’ la variante alla SS 65 della Futa, nel tratto che passa davanti alla villa medicea di Cafaggiolo e che poi attraversa in rettilineo la vasta area pianeggiante. Un nastro d’asfalto che finora costituiva il più grande ostacolo all’avvio del progetto.
Il proprietario, Alfredo Lowenstein, lo aveva detto fin dall’inizio, più di dieci anni fa: quella strada andava spostata perché non era pensabile che migliaia di veicoli al giorno passassero davanti alla villa attraversando il grande resort.
La Regione Toscana si era detta d’accordo, mettendo sul tavolo 9 milioni di euro, fondi pubblici destinati alla variante di Cafaggiolo, ma poi spariti nel bilancio regionale. E la Regione aveva fatto anche un’altra brutta sorpresa, anni fa, durante l’era-Rossi. Senza dir niente né alla proprietà né agli enti locali, cedette in tutta fretta la competenza della 65 della Futa all’Anas. ’Lavandosene così le mani’ dell tracciato e della sua realizzazione.
Così altri ritardi e incertezze si sono aggiunte al già lunghissimo iter di un progetto che si presenta come il più imponente mai promosso da un privato in Mugello, su una tenuta di oltre 600 ettari: 800 camere, impianti sportivi, un investimento di 300 milioni di euro, e migliaia di occupati.
Ora però una soluzione è stata trovata. C’è una legge, del 2016 che consente la possibilità di realizzare un’opera pubblica a totale cura e spese di un soggetto privato, tramite una convenzione con l’Anas.
Così quei circa 2 chilometri e mezzo di nuovo tracciato, che passerà in sinistra Sieve, poco dietro il monte Beccai, lo progetterà, pagherà e costruirà Lowenstein stesso (che pare stia cercando un’azienda mugellana) sotto l’alta sorveglianza dell’Anas che ha già inviato il testo della convenzione (ora non manca che la firma).
Il progetto definitivo deve essere ancora elaborato, ma il tracciato è stato già deciso nel febbraio 2021: avrà sui due fronti due rotonde, una poco dopo l’attuale svincolo di Galliano – in direzione Cafaggiolo – e l’altra sulla strada di Massorondinaio – più o meno all’altezza dell’attuale incrocio con la strada di San Giusto a Fortuna -. Il costo non è indicato, ma anni fa si parlava di almeno 18 milioni di euro. Mancano ancora particolari sulle soluzioni progettuali: si parla della presenza di una pista ciclabile, e di una possibile galleria artificiale verso San Giusto.
Sicuramente il tracciato sarà più rettilineo, e sottolinea l’Anas nella bozza di accordo, avrà come fine "l’innalzamento del livello di sicurezza stradale". I sindaci dei due comuni interessati, Giampiero Mongatti di Barberino di Mugello e Federico Ignesti di Scarperia e San Piero tirano un sospiro di sollievo. "Sono certamente soddisfatto -dice Mongatti- che si sia raggiunto un accordo tra Anas e proprietà. E questo avviene dopo che i nostri comuni hanno già da tempo approvato le previsioni urbanistiche. Ora si può davvero iniziare". "Si tratta di un tassello importante – riconosce Ignesti -: la questione della strada era da anni il convitato di pietra, che bloccava tutto. Ora sono fiducioso che questo accordo sulla strada possa portare all’avvio dei lavori".