SANDRA NISTRI
Cronaca

Sushi Dream, stabilizzati in tredici: "Un successo dopo lo sciopero"

I dipendenti con l’aiuto dei sindacati hanno ottenuto un contratto indeterminato a 40 ore settimanali

I dipendenti di Sushi Dream fuori dalla sede durante la manifestazione

I dipendenti di Sushi Dream fuori dalla sede durante la manifestazione

di Sandra Nistri

Due giorni fa avevano incrociato le braccia e ieri hanno ottenuto un contratto indeterminato a 40 ore settimanali oltre al giusto livello di inquadramento secondo il Contratto collettivo nazionale di lavoro. Un successo ottenuto in tempi record quello raccontato dal sindacato Sudd Cobas che riguarda 13 lavoratori del ristorante Sushi Dream di Calenzano, un locale di grandi dimensioni in via Vittorio Emanuele.

"La situazione di questi lavoratori – spiega Luca Toscano del Sudd Cobas – non è diversa da quella degli operai del distretto della moda di Prato: turni anche di 12 ore al giorno, contratti part time, straordinari non pagati e negazione dei diritti più elementari. Questo è il primo caso nella ristorazione che affrontiamo e abbiamo visto che anche in questo settore ci sono episodi legati al lavoro nero o comunque al mancato rispetto dei diritti dei lavoratori. Fra l’altro sta crescendo molto il fenomeno di questi grandi locali con prezzi accessibili e molti addetti in cui possono verificarsi condizioni di questo tipo e su cui è necessario vigilare".

I lavoratori stabilizzati sono, fra l’altro, tutti stranieri, pakistani, bengalesi, indiani fra l’altro, e pochi fra loro provengono dall’area fiorentina: "La maggior parte di loro – prosegue infatti Toscano – sono arrivati da altre città d’Italia attirati da un annuncio di lavoro che hanno trovato sul web. Annuncio in cui si parlava proprio di assunzioni al ristorante di Calenzano promettendo un impiego a tempo indeterminato con regolare contratto e diritti garantiti. Una volta arrivati qui, invece, hanno trovato condizioni ben diverse: si sono ritrovati infatti alloggiati in un dormitorio e a lavorare senza alcun diritto e con contratti molto diversi da quelli che erano stati prospettati loro".

Da qui la scelta di scioperare per l’intera giornata di venerdì, stazionando all’esterno del ristorante con un maxi striscione con una scritta eloquente "All you can strike. Basta lavoro 12 ore" e la successiva trattativa che ha portato alla stabilizzazione di tutti e 13 i lavoratori: "E’ un accordo sindacale che restituisce diritti, dignità e stabilità ai lavoratori e siamo molto contenti per averlo ottenuto – prosegue Toscano – d’altra parte l’eventualità di poter perdere forza lavoro come cuochi e camerieri per il ristorante è stato sicuramente determinante".