ELETTRA GULLE'
Cronaca

Suor Chiara festeggia i cento anni: "Sono la religiosa più anziana d'Italia"

Firenze, festa per le Oblate dell'Assunzione

Al centro seduta, con gli occhiali, suor Chiara (New Press Photo)

Firenze, 22 luglio 2018 - «Sono arrivata a questa bella età grazie a tutte le persone che mi vogliono bene. L’amore è il segreto di una lunga vita». Festa grande ieri tra le suore Oblate dell’Assunzione di San Biagio a Petriolo, che hanno organizzato un bellissimo evento per i cento anni dell’amatissima suor Chiara Olivieri: un traguardo che sa di record. Nessuna sorella italiana, fino ad oggi, aveva mai raggiunto questa considerevole età..

«Che bello. Non mi aspettavo tutto questo – dice, emozionata, la suora –. Ci sono qui tutte le mie nipoti. Di più non potevo chiedere. Ringrazio il Signore per avermi concesso di raggiungere i cento anni. Non finirò mai di essere riconoscente verso tutti coloro che mi pensano e che mi aiutano giorno dopo giorno». E’ davvero in gamba suor Chiara.

«Sei per noi un modello vero di vita religiosa testimoniata nel quotidiano, che ci sostiene e ci incoraggia nella nostra vita religiosa», dicono le sue consorelle, ricordando per l’appunto che «suor Chiara vanta il primato di essere la prima delle suore italiane ad aver raggiunto un secolo di vita».

La religiosa è nata a Cervara di Roma, paese caratteristico del Lazio che sorge tra i monti Simbruini. Rimasta presto orfana di padre, ha comunque vissuto una vita serena, improntata fin dagli anni giovanili alla Fede. «Sei cresciuta nell’amore di Dio», scrivono le consorelle, che hanno inviato una bella lettera al nostro giornale per dire «grazie» a suor Chiara ed esprimerle il loro profondo affetto.

Con coraggio, scrivono le sorelle, la religiosa ha lasciato la sua terra d’origine alla volta di Firenze, dove è stata accolta da Madre Madeleine de Jésus, una delle fondatrici dell’ordine delle Oblate dell’Assunzione, verso cui fu orientata da Padre Alessandro Malfatti. Ma l’arrivo a Firenze per suor Chiara fu inizialmente breve.

Tempo poco e infatti dovette partire alla volta di Evry-Petit-Bourg, a sud di Parigi, per «il postulato e il noviziato». «Con tenacia e nella più grande libertà hai scelto il Signore, amore della tua vita, con la prima professione il 2 luglio 1939. Hai cominciato il tuo apostolato a Parigi e poi a Firenze, a Petriolo, dove hai fatto gli studi di infermiera e ti sei occupata dei numerosi bambini che hanno vissuto con noi come in una famiglia, con amore e dedizione», ricordano le consorelle.

«La tua vita è diventata un’offerta vivente all’amore misericordioso di Gesù», aggiungono. Empoli, ma anche Como e Parabiago nel milanese hanno «beneficiato» delle sue grandi competenze di infermiera «sempre disponibile e attenta ai bisogni dell’altro». Nove anni fa, suor Chiara è poi rientrata all’interno dell’adorata comunità di Petriolo «per curarsi e vivere nel silenzio e nella preghiera il tempo della saggezza e dell’offerta, in attesa della volontà di Dio». «Vogliamo sottolineare la nostra riconoscenza elencando quattro attitudini, scelte tra le tante virtù di cui profuma la tua vita: la preghiera, la perseveranza, la luce e la ‘colonna’», concludono le consorelle.