BARBARA BERTI
Cronaca

Sul palco la lotta della ex Gkn Venerdì al Viper un evento live Musica di Manitoba, Rondelli & Co

Spettacolo organizzato dal Colletivo di fabbrica a sostegno della vertenza.

di Barbara Berti

La lotta operaia passa per la cultura e per la solidarietà. Se la vertenza della Gkn di Campi, ora Qf in liquidazione, è ferma al palo con un tavolo ministeriale sospeso il 9 marzo e al momento senza una data per riprenderlo, gli operai continuano la difesa della fabbrica e dei posti di lavoro con altre forme di lotta. In particolare la cultura. Dopo aver organizzato il primo festival internazionale di letteratura working class - a livello mondiale c’è solo il precedente di Bristol nel 2021 – che ha visto lo scorso fine settimana migliaia di partecipanti e autori illustri, adesso è la volta di un concerto: "Operaie e operai, Arci, una piccola casa editrice indipendente, hanno tirato uno schiaffo in faccia a una classe dominante provinciale e ipocrita e prodotto un fatto all’avanguardia della cultura europea e internazionale. E l’hanno fatto dovendo intanto pensare a come sopravvivere" è il commento del Collettivo di Fabbrica sui social in riferimento al festival. Dopo la letteratura si passa alla musica: venerdì 7 aprile (ore 20) al Viper Theatre di via Pistoiese si terrà un evento live organizzato grazie all’impegno solidale del locale, dei tecnici e di tutti i lavoratori della struttura oltre che degli artisti.

"Una spallata dietro l’altra all’assedio, con rabbia, orgoglio, furore. Nessun successo appaga e nessun insuccesso piega" dice sempre via social il Collettivo di Fabbrica annunciando la line-up del concerto: ci saranno Aiazzi e Maroccolo, Tenore, Mistilla, Kabila, Manitoba, Mauras, Malasuerte, Bobo Rondelli, Peppe Voltarelli, quindi dj set con Leo Matera (Neon e Planet Funk) e infine un dj set curato dall’assemblea permanente.

L’ingresso è a offerta libera per sostenere la campagna di crowdfunding per la fabbrica pubblica e socialmente integrata. L’obiettivo degli operai, infatti, è fare la reindustrializzazione dal basso con i progetti – proposti direttamente da loro – relativi alla produzione di pannelli fotovoltaici, batterie e cargo bike a ridotto impatto ecologico. Per questo è partita una raccolta fondi che nella sua prima fase vuole raggiungere i 75mila euro: per farlo c’è tempo fino al 2 maggio ma a ieri i lavoratori hanno già raccolto oltre 70mila euro. Questa battaglia è praticamente vinta.