Strappano i cellulari e scappano Un arresto, ma forse c’è una banda

Nigeriano in manette dopo il furto ai danni di una turista alla fermata dei bus di piazzale Montelungo. Ma le indagini proseguono: nelle ultime settimane si sono verificati colpi con le stesse modalità

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FIRENZE

L’ultimo colpo è avvenuto in piazzale Montelungo. Ma forse, con l’arresto di un 31enne nigeriano da parte dei carabinieri, si potrebbe porre fine a una lunga e indigeribile striscia di furti con strappo di smartphone: nel mirino, prevalentemente turisti.

I carabinieri hanno eseguito il fermo dell’uomo come gravemente indiziato di uno scippo a una turista canadese di 24 anni avvenuto lunedì 1 agosto, in pieno pomeriggio.

Secondo la ricostruzione, l’immigrato avrebbe raggiunto la vittima alle spalle in sella ad una bicicletta, mentre la giovane turista camminava guardando le indicazioni stradali sul proprio smartphone.

In quel momento, il 31enne, accostatosi, le ha strappato con forza dalle mani un I-Phone, modello 11. La ragazza è rimasta illesa e ha tentato di rincorrere a piedi l’assalitore ma non ci è riuscita e lo ha visto scappare verso Porta al Prato. Più tardi, però, i carabinieri lo hanno rintracciato nel Parco delle Cascine: era a torso nudo, mentre tentava di disfarsi degli indumenti indossati durante il delitto per non rendersi riconoscibile. Il 31enne è già noto alle forze di polizia ed è irregolare sul territorio nazionale. È stato portato nel carcere di Sollicciano a disposizione dell’autorità giudiziaria. E nel frattempo, le indagini proseguono.

Sul tavolo del pubblico ministero Christine Von Borries ci sono tantissime denunce di episodi analoghi. Tutti caratterizzati da un medesimo modue operandi. Ci sono uno o più soggetti che si spostano in bicicletta nei punti nevralgici di grande attrazione turistica, solitamente prossimi ai viali. Come l’hub alla Leopolda o i parcheggi dei bus turistici, ma non solo.

Approfittando della distrazione dei turisti che con le valigie in mano parlano o digitano sul cellulare, i ladri si avvicinano alla vittima prescelta e con un gesto repentino strappano il telefono dalle mani del malcapitato.

In alcuni casi, non c’è solo il danno del furto. E’ capitato che le persone tentino di resistere allo scippo, che cadano e che si facciano male.

Gli inquirenti adesso ha un soggetto in mano, e potranno comparare la sua effige con quella impressa in alcuni fotogrammi di telecamera ma anche sottoporla per un riconoscimento. Il sospetto è che comunque il 31enne possa non essere il solo attivo, ma su Firenze, in questo periodo di grande affluenza turistica, ci sia una vera e propria banda in azione.

Scaltri, veloci, facilitati dall’uso della bicicletta, dopo il colpo riescono a dileguarsi in un batter d’occhio, riparando verso un “porto sicuro“. Forse gli ampi spazi delle Cascine sono la base anche di questo tipo di criminali.

ste.bro.

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