REDAZIONE FIRENZE

Storytellers del mondo nel nome della poesia Cantastorie in una maratona radiofonica

La narrazione fa parte dell’uomo da sempre: i secoli infatti sono trascorsi tra storie tramandate , per comprendere meglio il mondo interiore e circostante. A tal proposito, nel 2004 è stata istituita la Giornata mondiale della Narrazione: una celebrazione globale dell’arte orale della narrazione nata da un’iniziativa svedese e che viene celebrata ogni anno durante l’equinozio di primavera. E quest’anno, in un momento storico in cui le persone hanno un grande bisogno di ritrovare un equilibrio e di prendere contatto con le proprie vulnerabilità, anche Radio Cavolo, web radio indipendente creata da un gruppo di ricercatori dell’Istituto Universitario Europeo, si è messa all’opea. Consapevole dell’importanza di raccontare e ascoltare storie dedica la giornata di domani alla narrazione: si partirà alle 10 con una maratona radiofonica di storie che terminerà alle 21. Nell’orto di Villa Salviati da cui trasmette la web radio, ventidue cantastorie (con il sostegno del Centro Italiano Storytelling) si alterneranno per raccontare una storia sui ‘nuovi inizi’ . Le storie provengono da numerose parti del mondo, nonché da varie regioni d’Italia, e sono narrate in diverse lingue: la squadra dei cantastorie-maratoneti è infatti internazionale, arrivando da Germania, Iran, Italia, Lussemburgo, Regno Unito, Svezia, USA. Un team capitanato da Elena Asciutti, che su Radio Cavolo è autrice e conduttrice di ‘Diffusione Fiaba’, dedicata ai cantastorie e alla narrazione orale e in onda due volte al mese.

Per ascoltare la puntata di questa trasmissione, conoscere tutti i dettagli dell’iniziativa, basterà sintonizzarsi sul sito www.RadioCavolo.org: alle 10.30 Paola Pollarolo tratterà il libro ‘Donne che corrono coi lupi’, mentre alle 19.30 Luisa Bevilacqua racconterà la fiaba indiana ‘La pancia del bambino’. Con l’arrivo della primavera sarà possibile ascoltare gli storytellers di tutto il mondo che racconteranno di nuovi inizi trasmettendo vibrazioni tanto positive quanto profonde: una sorta di invocazione alla rinascita.

Oriana Del Cuoco