SANDRA NISTRI
Cronaca

Stop ai farmaci israeliani, è bufera: "Decisione dannosa e insensata"

Il giorno dopo l’ufficialità della scelta del Comune di Sesto di boicottare farmaci, parafarmaci, attrezzature mediche e cosmetiche di produzione...

Il giorno dopo l’ufficialità della scelta del Comune di Sesto di boicottare farmaci, parafarmaci, attrezzature mediche e cosmetiche di produzione israeliana nelle 8 farmacie comunali del territorio, da luglio, la polemica divampa. "Una decisione insensata - dicono Giovanni Galli e Daniele Brunori, consigliere regionale e capogruppo Lega a Sesto -, pensiamo a eventuali medicinali salvavita, o fondamentali nelle cure, ma che non ci sorprende affatto, considerato chi amministra la città. Se è il primo caso di boicottaggio economico, come segnala il Comune, trattandosi, tra l’altro, di farmaci, ci pare ci sia ben poco da vantarsi". Toni duri anche da FdI: "Si torna con la mente – dicono Claudio Gemelli presidente provinciale FdI e Stefano Mengato capogruppo FdI a Sesto - senza fare paragoni, a periodi bui della storia. Tutti condividiamo i timori per ciò che avviene in Medio Oriente, ma non spetta al Comune prendere posizioni geopolitiche specie quando tolgono servizi ai cittadini". Gabriele Toccafondi, consigliere di Iv a Sesto, non condivide il boicottaggio: "Il messaggio – sottolinea – deve essere “due popoli e due Stati“ ed è un messaggio che va fatto a chi governa. Cosa c’entra boicottare i prodotti che arrivano da un popolo, quello israeliano? Che c’entrano imprese e lavoratori israeliani? Sembra l’ennesima battaglia ideologica di una certa sinistra e dispiace che il Pd non abbia nulla da dire". Profonda preoccupazione esprime Emanuele Cocollini, presidente dell’Associazione Italia Israele di Firenze: "Una scelta ideologica che mette a rischio l’accesso tempestivo alle cure e porta nocumento alla salute dei cittadini. Non favorisce né il dialogo, né la pace, semina solo divisioni e danni concreti al territorio e alla salute". Il presidente Aduc di Firenze Vincenzo Donvito Maxia ricorda "che ci sono le farmacie non-comunali, baluardo di una libertà economica a cui, la società partecipata al 100% dal Comune sestese (Afs spa), attenta ogni giorno con abuso di posizione dominante: su 15 farmacie 8 sono comunali".

Sandra Nistri