NICCOLO' GRAMIGNI
Cronaca

Stop a caddy e risciò. Il centro può respirare. Ok (quasi) bipartisan: "Siamo i primi in Italia"

A partire dal 15 ottobre i mezzi turistici saranno fuori dalla area Unesco. Vengono consentiti solo due percorsi senza sosta a 24 veicoli elettrici . Il piano ottiene i voti anche di parte dell’opposizione. Ma i veleni restano.

A partire dal 15 ottobre i mezzi turistici saranno fuori dalla area Unesco. Vengono consentiti solo due percorsi senza sosta a 24 veicoli elettrici . Il piano ottiene i voti anche di parte dell’opposizione. Ma i veleni restano.

A partire dal 15 ottobre i mezzi turistici saranno fuori dalla area Unesco. Vengono consentiti solo due percorsi senza sosta a 24 veicoli elettrici . Il piano ottiene i voti anche di parte dell’opposizione. Ma i veleni restano.

Firenze è la prima città in Italia a vietare, all’interno del suo centro storico, la circolazione di caddy, risciò o altri mezzi atipici. La grande novità è stata approvata in Consiglio comunale: il nuovo regolamento "per lo svolgimento dell’attività di trasporto turistico" è dunque realtà ma diventerà operativo dal 15 ottobre. Esulta la sindaca Sara Funaro che parla di "una misura attesa per tutelare decoro, sicurezza e vivibilità del centro storico". "Era un’urgenza non più rinviabile", ha spiegato in aula l’assessore allo sviluppo economico e al turismo Jacopo Vicini. "La città non può essere governata dal turismo, deve governare il turismo – ha rincarato la dose l’assessore alla mobilità Andrea Giorgio -. Non è l’offerta che noi immaginiamo quella di gente in ciabatte che guida macchinine da golf con amplificatori che trasmettono musica a tutto volume".

Cosa cambia? Il trasporto effettuato con i mezzi atipici viene vietato su tutta l’area Unesco eccezion fatta per le navette turistiche elettriche (in numero massimo di 24) che dovranno rispettare alcune caratteristiche (massimo 8 passeggeri, colore bianco, dotate di tutti i dispositivi di sicurezza, intestate ad agenzie di viaggio e turismo) e solo su due itinerari prestabiliti dal Comune per il quale dovranno chiedere il nulla osta alla direzione mobilità. Gli itinerari sono senza possibilità di soste intermedie.

Uno è il percorso ‘Lungarni Ovest’: piazzale Vittorio Veneto, viale Fratelli Rosselli (corsia interna) Il Prato, via Curtatone, lungarno Vespucci (fermata), lungarno Corsini, Ponte Santa Trinita, lungarno Guicciardini, lungarno Soderini, Ponte Vespucci, lungarno Vespucci, via Curtatone, il Prato, via Magenta, Corso Italia, piazzale Vittorio Veneto.

Questo è invece il percorso ‘Piazzale e lungarni Est’: piazza Ferrucci (lato Ser Ventura Monachi), viale Michelangelo, piazzale Michelangelo (fermata), viale Poggi, via dei Bastioni, via del Monte alle Croci, viale Galilei, via delle Porte Sante, via del Monte alle Croci, viale Galilei, piazzale Michelangelo, viale Michelangelo, piazza Ferrucci (lato Ser Ventura Monachi). Il nulla osta avrà durata di un anno e sarà a carattere sperimentale.

"Dal 1 aprile 2026 – ha aggiunto Vicini - a bordo dovrà essere presente un accompagnatore turistico e una figura turistica abilitata. Abbiamo costruito un sistema importante di controlli e sanzioni che prevedono 500 euro’".

A livello politico la delibera è stata approvata a maggioranza. Solo Guglielmo Mossuto della Lega ha votato contrario, Cecilia Del Re di Firenze democratica ha espresso un ‘non voto’. Cinque gli astenuti: Giovanni Gandolfo (Fdi), Matteo Chelli (Fdi), Alessandro Draghi (Fdi), Alberto Locchi (Fi) e Dmitrij Palagi (Spc).

Da segnalare, nell’opposizione, i voti a favore di Paolo Bambagioni e Massimo Sabatini della lista Schmidt, di Lorenzo Masi del M5s, di Francesco Casini e Francesco Grazzini di Iv. Tra i momenti più delicati più delicati del dibattito le accuse incrociate tra Giorgio e Del Re. L’ex assessora ha criticato il fatto che "sulla delibera non si cita minimamente quello che le passate amministrazioni avevano fatto a riguardo. Sono passate amministrazioni di cui la sindaca Funaro ha fatto parte: lei per dieci anni è stata assessora della giunta Nardella". "Credo che Del Re abbia un’ossessione verso l’ex sindaco", la replica di Giorgio.

Tanti i commenti delle opposizioni. "Il nuovo regolamento introduce finalmente un quadro normativo chiaro dopo anni di incertezza", hanno spiegato Casini e Grazzini di Iv, aggiungendo che però serve "fin da subito un confronto costante con gli operatori e le associazioni di categoria per costruire un servizio turistico di qualità, sostenibile e coerente con l’identità culturale di Firenze". Per Palagi il provvedimento "è confuso e parziale".

Masi (M5s) ha spiegato che il provvedimento "rappresenta solo un primo passo, migliorabile e rivedibile, di un percorso che deve tener conto anche delle istanze dei rappresentanti di questo turismo green su strada". Sabatini, spiegando il suo ok alla delibera, ha spiegato che è "l’ennesima dimostrazione di voto per argomento e non per bandiera, come invece fa sempre la maggioranza monocolore sui miei atti". Critica infine la Confcommercio: "Ci rammarica - dice il presidente della federazione toscana Pier Carlo Testa - che una decisione di questo impatto sia stata presa senza tener conto delle osservazioni che le realtà economiche che operano nel settore turistico hanno portato, non solo per garantire una maggiore efficacia delle misure, ma anche per evitare ricadute negative su chi da sempre lavora nel rispetto delle regole e ha investito in servizi qualificati".

Niccolò Gramigni