Morto Staino, cordoglio in Toscana: da Pelù a Renzi una valanga di ricordi

Il sindaco Nardella: “Per noi tu e Bobo eravate immortali”

Staino (foto Germogli)

Staino (foto Germogli)

Firenze, 21 ottobre 2023 – Una valanga di ricordi per Sergio Staino, celebre vignettista, 'papà' di Bobo ed ex direttore dell'Unità, morto nell’ospedale fiorentino di Torregalli a 83 anni. Le condizioni di Staino, toscano di Piancastagnaio (Siena) si erano aggravate negli ultimi giorni.

“Anche l’Azienda sanitaria e tutto il personale medico e infermieristico che si è occupato delle sue cure insieme alla direzione di presidio del San Giovanni di Dio si stringono alla famiglia per la scomparsa di Sergio Staino”, si legge in una nota dell’Asl.

"Ci lascia oggi un grande toscano, Sergio Staino nato a Piancastagnaio, anima di un talento senza pari! Uomo straordinario che con le sue vignette ci ha coinvolto, divertito e fatto riflettere. Il babbo di “Bobo”, ex direttore de l'Unità riferimento insostituibile d'opinione per tutto il mondo progressista. Lascia un grande vuoto nel mondo della satira e in tutti noi”, dice il presidente della Toscana Eugenio Giani.

"Caro Sergio, che brutto scherzo che ci hai fatto: tu e Bobo per noi eravate immortali", dice il sindaco di Firenze Dario Nardella. "Con Staino perdiamo tutti un grandissimo professionista - continua il sindaco - che tramite la sua matita ha fatto riflettere non solo le persone comuni ma anche molta parte del centrosinistra e del Pd, partito al quale non risparmiava spesso critiche, anche se sempre costruttive, e che spronava ad essere più vicino al suo popolo. Io oggi perdo un amico con cui fin dai miei primi passi nella politica mi sono sempre confidato sulle mie idee sulla politica e sulla vita. Ci accomunavano valori e principi solidi e con lui il Comune ha avuto modo di collaborare molte volte: ricordo tra l'altro che all'inizio del 2000 Staino è stato responsabile dell'Estate Fiorentina, mentre la nostra ultima iniziativa insieme è stata una cartolina contro il razzismo". 

"Quello con Sergio, rimarrà per me un incontro unico, ricco di umanità e identità verso la propria terra natia che ha voluto omaggiare con amore, riconoscenza e senza alcun esitare", dice il sindaco di Piancastagnaio Luigi Vagaggini. "Un artista pianese, amiatino, toscano, italiano, che, attraverso le sue opere-vignette, ha raccontato tutti noi attraverso una satira e una ironia sempre motivi di riflessione, al di la' degli ideali o punti di vista di ciascuno di noi- si legge in un post - Un saluto e una gratitudine per Staino, vicino, assieme a tutta l'amministrazione comunale, al dolore dei suoi cari".

"La morte di Sergio Staino mi riempie il cuore di tristezza", è il commento di Matteo Renzi: "Sergio è stato spesso un feroce critico e allo stesso tempo un affettuoso fratello maggiore. Ma per me è sempre stato soprattutto una persona vera con cui confrontarsi e discutere. Il mio messaggio di condoglianze più affettuoso a Bruna, ai figli Michele e Ilaria, a tutti quelli che gli hanno voluto bene". 

"Caro Sergio, ci hai accompagnato per anni con la tua ironia, la tua passione, il tuo impegno, il tuo amore per la Toscana e per quella sinistra che spesso (anche a ragione) criticavi perché in fondo le hai sempre voluto un gran bene. Oggi ci stringiamo a tua moglie, ai tuoi figli, a tutti quelli che ti hanno conosciuto e voluto bene. Ma più di tutto piangiamo insieme a Bobo che, mentre tu te ne vai, resta e resterà sempre qui con noi. Addio Sergio Staino", ha scritto su Facebook Antonio Mazzeo, presidente del Consiglio regionale della Toscana.

L’Ordine dei Giornalisti della Toscana “ricordandolo per le intuizioni, per la passione dello slancio sociale e per la vicinanza alle battaglie a sostegno della categoria, esprime cordoglio e vicinanza alla famiglia”. "Pronto a impegnare anche le figure della famiglia, a farsi porre domande e a dare risposte, con la sua matita sempre dalla parte di chi lavora, di chi lotta, di chi è sfruttato - è il ricordo dell’Associazione stampa toscana - Non a caso teneva molto al sindacato, ad essere uno degli iscritti all'Associazione Stampa Toscana. Dove veniva personalmente, accompagnato dalla moglie. Ci mancheranno il suo lavoro, le sue intuizioni, i suoi graffi”.

"Un forte abbraccio dal Partito Democratico alla famiglia di Sergio Staino. Perdiamo un amico, un monumento della storia della sinistra, intellettuale fine e mai banale, politico intelligente. Dal suo lavoro per L'Unità a quello per il Pci, da Bobo fino ai suoi racconti, la sfrontatezza e la sincerità lo hanno sempre contraddistinto. É stato un pungolo prezioso e costante per il nostro partito. Generoso nel prestare la sua arte alle cause in cui credeva", ha detto il deputato Emiliano Fossi, segretario del Pd toscano, mentre si teneva a Prato l'assemblea del partito: dal pubblico un lungo applauso all'intellettuale e vingnettista scomparso oggi.

"Addio Sergio. Mi si spezza il cuore. Grazie per tutto quel che sei stato. Per tutto quel che hai sentito, condiviso e pensato. Per tutti i pensieri che hai provocato. Vivrà tutto ciò ancora a lungo", scrive Enrico Letta sui social network.

"Sergio Staino ci ha lasciato. Fumettista, giornalista, ma soprattutto amico. Mancherà la sua franchezza, la sua intelligenza, la sua capacità critica che portava sempre a riflettere". lo scrive su Facebook la parlamentare Simona Bonafè.

"Ciao Sergio, compagno di tante battaglie. Con le tue vignette, la tua militanza e la tua passione sei stato una delle coscienze della sinistra e del mondo del lavoro per tanto tempo. Ti porteremo sempre con noi alle nostre manifestazioni nelle piazze, indossando come d'abitudine le magliette da te disegnate con la scritta Maledetti toscani”, scrivono in una nota la Cgil Toscana e quella di Firenze.

Bandiera del Comune a mezz'asta a Scandicci, in segno di lutto per la scomparsa di Staino. Lo ha deciso il sindaco Sandro Fallani che afferma: “Scandicci è la sua città, la comunità di persone e di valori che insieme a Bobo ha amato infinitamente. Scandicci è Sergio, Sergio è fieramente di Scandicci, senza siamo smarriti, soli. In questi lunghi mesi fitti di ripartenze e frenate ci abbiamo creduto, seguendo il suo spirito di combattente libero, con quel tocco di anarchia che ci ha sempre conquistato”. Staino, si spiega dal Comune, è stato primo protagonista della vita culturale e civile di Scandicci, dove aveva anche ricoperto il ruolo di presidente dell'istituzione Scandicci cultura dalla sua fondazione, nella seconda metà degli anni '90, fino alla prima metà degli anni Duemila.

"Ciao Sergione, sei partito per il lungo viaggio ma Bobo ci accompagnerà sempre”, scrive sui social Piero Pelù mentre la Fondazione Carnevale e il mondo tutto del Carnevale di Viareggio “si associano al dolore della famiglia e di quanti hanno avuto il privilegio di conoscerlo e con lui collaborare. Una matita sempre pungente ma mai volgare e aggressiva con cui ha saputo ritrarre ironicamente fatti e personaggi del nostro Paese, offrendo con generosità la sua arte al Carnevale di Viareggio”. Nel 2000 Staino firmò il bozzetto del carro allegorico 'Sud chiama nord' realizzato da Emilio Cinquini sul tema delle disuguaglianze nel mondo. Per il Carnevale 2002 ha firmato il manifesto ufficiale disegnando un Burlamacco che chiude in una bottiglia tutti i simboli del male della storia contemporanea. Invece il premio speciale della satira gli è stato consegnato nel 2015 e nel 2020 il Premio Burlamacco d'oro. Inoltre ha ricevuto il premio Satira di Forte dei Marmi e gli è stato anche assegnato il premio letterario Viareggio-Tobino nel 2009.

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