
Firenze, 31 marzo 2023 – “Ma è proprio sicura di quello che sta dicendo?". Da Palazzo Vecchio il rilancio a Céline Gauer, capo della task force del Recovery Fund della Commissione Ue, è cortese quanto fermo: "E’ certa che l’area dello stadio al Campo di Marte non abbia i requisiti per accedere ai finanziamenti del Pnrr?".
Per lo staff del sindaco Dario Nardella la risposta è perentoria: no, ci sono tutti gli elementi per andare avanti e utilizzare i fondi europei per la riqualificazione di Franchi e Campo di Marte. Carte alla mano, già passate dall’ok del Governo (Draghi). E infatti il sindaco è deciso ad andare avanti, dando seguito al bando all’istante: 130 milioni sono già sul piatto e otto peraltro già spesi per la progettazione preliminare. Una frase nell’ambito di una riunione, seppur in Europa, non cambia al momento i programmi in attesa dell’incontro previsto a breve tra Nardella, il ministro Fitto e il sindaco di Venezia, anche lui sull’Aventino.
Entrando nel dettaglio tecnico, si fa presente prima di tutto che il progetto dello Stadio Franchi è inserito nel Pnrr e approvato con decisione di esecuzione del Consiglio Ecofin del 13 luglio 2021, che ha recepito la proposta della Commissione europea. Ed è lì che sono definiti, in relazione a ciascun investimento e riforma, precisi obiettivi e traguardi, cadenzati temporalmente, al cui conseguimento si lega l’assegnazione delle risorse su base semestrale. "Detta decisione è stata notificata all’Italia con nota del 14 luglio 2021 in cui si dettaglia come possono essere impiegati i fondi suddividendoli in misure , componenti, investimenti - spiega il Comune –. In relazione ai piani di investimento concernenti i Piani Urbani Integrati, si prevede che i relativi progetti facciano riferimento ai precisi tipi di interventi".
Ed ecco quali sono quelli stabiliti per l’accesso al Pnrr: manutenzione per il riutilizzo e la rifunzionalizzazione delle aree pubbliche; miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale e ambientale; miglioramento della qualità ambientale e del profilo digitale delle aree urbane.
Ma non solo. Un ulteriore articolo del regolamento relativo al capitolo delle “Disposizioni urgenti per l’attuazione del Pnrr”, ha poi disposto che i "Piani Integrati - M5C2 - Investimento 2.2" debbano essere diretti a: favorire una migliore inclusione sociale riducendo l’emarginazione e le situazioni di degrado; promuovere la rigenerazione urbana attraverso la ristrutturazione e la rifunzionalizzazione ecosostenibile delle strutture e delle aree pubbliche; sostenere progetti legati alle smart cities, con particolare riferimento a trasporti e consumo energetico.
Per questo da Palazzo Vecchio si ribadisce: "Il progetto di riqualificazione dello stadio Franchi prevede, esattamente, la ristrutturazione e la rifunzionalizzazione ecosostenibile di una struttura pubblica e di un’area pubblica, e dunque il miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale, economico e ambientale. Gli obiettivi del progetto di riqualificazione dello stadio di Firenze rientrano appieno tra le finalità connesse al Pnrr, così come testualmente esplicitate con la citata Decisione del Consiglio".
Insomma, lo stadio sta nel Pnrr fin dall’inizio, e ha continuato a rispettare tutte le direttive europee richieste per andare avanti. Il braccio di ferro con Bruxelles continua.