EMANUELE BALDI
Cronaca

Squall line, ’striscia’ di tempesta: "I modelli non sanno prevederle". E la pioggia non smette di cadere

Il direttore del Lamma Gozzini: "Eventi non verificabili, la perturbazione ha stazionato per 5 ore". Caduti 190 millimetri d’acqua. Stamani schiarite ma dalla serata ci sarà un nuovo peggioramento .

Squall line, ’striscia’ di tempesta: "I modelli non sanno prevederle". E la pioggia non smette di cadere

Squall line, ’striscia’ di tempesta: "I modelli non sanno prevederle". E la pioggia non smette di cadere

Nel gergo degli addetti ai lavori della metereologia il massiccio, muscolosissimo, devastante fronte temporalesco che ha martoriato la Piana fiorentina e Prato, schiacciando la testa di Campi Bisenzio sotto un fango ghiaccio e fulmineo, viene chiamato ’Squall line’.

Tradotto in italiano perde un po’ di appeal ma è più chiaro: linea di groppo, un evento rarissimo. Wikipedia la descrive così: "In meteorologia con linea di groppo o linea dei groppi s’intende una stretta e lunga fascia di temporali con un continuo e ben sviluppato fronte di raffica (gust front) sul bordo principale della linea".

"Quella che si è scatenata nel nord della Toscana è una ‘linea di temporali’ insolita e imprevedibile con i modelli meteorologici – spiega Bernardo Gozzini, direttore del Consorzio Lamma-Cnr – soffermandosi sullo "stazionamento di 5 ore e la persistenza della tempesta Ciaran a nord del capoluogo toscano". "Si chiama ‘squall line’ – rimarca ancora Gozzini – e identifica una striscia di temporali, che nel caso specifico ha avuto inizio dal mare e, passando da Pontedera, ha attraversato tutto il Nord della Toscana fino a Campi Bisenzio, Prato e Firenze".

Un flagello inesauribile. In poche ore è caduta la pioggia che normalmente cade nell’intero novembre "mentre tutti i modelli prevedevano che la tempesta avrebbe attraversato la Toscana in un’ora e mezza".

Ma cosa ha innescato il disastro del cielo? A determinare la formazione della linea temporalesca, dice Gozzini, "è stato un ‘minimo secondario’ sul golfo ligure, cioè un’area di bassa pressione determinata dal calo di pressione in 24 ore del ’minimo principale’, quello sull’Atlantico, da 984 a 950 ettopascal (il vecchio millibar, unità pari ad una forza di 100 Newton su una superficie di un metro quadrato ndr). La variazione della pressione, ha generato il ‘minimo secondario’, cui si sono uniti gli effetti della convergenza tra i venti di libeccio e di scirocco". Secondo il climatologo, quelli accaduti "sono eventi non rarissimi, che si possono verificare". Da mezzo secolo non si registravano comunque piogge così furiose e insistenti: in tre ore giovedì sera sono caduti circa 190 millimetri d’acqua.

E mentre la gente di Campi Bisenzio, stremata ma ferma e dignitosa continua la sua disperata lotta con l’acqua e il fango, il cielo non si fa impietosire. Le previsioni per le prossime ore non sono buone. Pioverà ancora, certo non con l’intensità di giovedì sera, ma pioverà.

Nel dettaglio il sito del Lamma, nonostante permanga l’emergenza gialla su questi tutta la regione, prevede una parziale tregua solo per oggi. La mattinata non dovrebbe riservare particolari sorprese così come il pomeriggio ma già in serata il laboratatorio prevede "nuvolosità in aumento a partire da ovest e nuove precipitazioni in arrivo sul nord-ovest e in successiva estensione al resto della regione".

Domani mattina il cielo sarà più nervoso, nel dettaglio "coperto con precipitazioni diffuse tra la notte e la mattina". Da lunedì la tempesta Ciaran si andrà esaurendo, ma resterà un flusso mite e umido da Sud che potrebbe portare altre piogge, sia pure meno intense.

Firenze intanto guarda con apprensione il suo Arno anche se ieri mattina il fiume nonostante la tanta pioggia caduta in Mugello che ha gonfiato il suo tributario più importante, la Sieve, è rimasto sotto il livello di guardia. Ha cambiato però radicalmente colore.

Dopo mesi in cui l’Arno è rimasto quasi ’in sonno’ finendo per somigliare, nei giorni più caldi e siccitosi di agosto, più a un lago immobile dai toni verdastri che a un fiume ieri ha fatto nuovo vedere la sua faccia cattiva diventando vorticoso e marrone. Ma fortunatamente innocuo.