"Sproporzionato e inaccettabile". Ma la politica intanto si divide

Il sindaco Nardella: "Il ministro spieghi". Donzelli: "Assaltare il Consolato non è un diritto".

"Sproporzionato e inaccettabile". Ma la politica intanto si divide

"Sproporzionato e inaccettabile". Ma la politica intanto si divide

"I manganelli non sono la soluzione al dissenso politico. Vogliamo capire come siano possibili questi inaccettabili atti repressivi e violenti". E’ il pensiero del governatore della Toscana, Eugenio Giani, su quanto accaduto durante la manifestazione pro Palestina. Stesso pensiero arriva dal sindaco Dario Nardella: "La città di Firenze ha diritto di sapere perché la reazione delle forze dell’ordine sia stata così sproporzionata e violenta per una manifestazione che - seppure su un percorso non autorizzato - era pacifica e non violenta. Ci aspettiamo chiarimenti dal Ministero dell’Interno". Per Dmitrij Palagi e Antonella Bundu di Sinistra Progetto Comune "manganellare giovani non porta alla pace, ogni giorno respiriamo un clima pesante", mentre per la candidata sindaca Cecilia Del Re "la violenza di Stato è inaccettabile". Sara Funaro, candidata sindaca del Pd, condannando ogni tipo di violenza, ricorda che "noi da sempre siamo per il dialogo, la tolleranza e il confronto pacifico". "E’ inaudito come il diritto a esprimere il proprio pensiero sia oggi a rischio nel nostro Paese" sostiene Alessandro De Giuli, candidato sindaco per la Lista Civica Firenze Rinasce. Di reazione "non equilibrata e proporzionata" parla Roberto De Blasi, capogruppo in Consiglio comunale del Movimento Cinque Stelle. Condanna il comportamento delle forze di polizia anche la Flc Cgil Toscana che "si schiera con gli studenti e contro questa strategia repressiva e antidemocratica che tenta di lacerare la Costituzione antifascista".

Su quanto accaduto durante il corteo interviene anche il Sap (Sindacato Autonomo di Polizia) di Firenze che in primis ricorda come i poliziotti svolgano un ruolo fondamentale per garantire l’ordine pubblico e la sicurezza dei cittadini. "E’ inaccettabile che una manifestazione contro la guerra venga utilizzata come scusa per commettere violenze contro i poliziotti. Questi attacchi rappresentano una grave offesa nei confronti di coloro che lavorano per garantire la sicurezza di tutti i cittadini, senza alcuna distinzione politica" sostiene il Sap. "Manifestare è un diritto che deve essere garantito, ma nel rispetto delle regole - sostiene il parlamentare di Fdi e vicepresidente del Copasir, Giovanni Donzelli -.Tentare di assaltare il consolato Usa non è un diritto, ma un gesto violentio. Preoccupato che il Pd difenda quelle manifestazioni".

Barbara Berti