REDAZIONE FIRENZE

Spari all'auto di Bacci, interrogatorio di D'Alterio / IL VIDEO DEGLI SPARI

Davanti al Gip uno dei due arrestati per tentata estorsione nei confronti di Andrea Bacci e Fabio Bettucci

Andrea Bacci esce dalla sua azienda

Firenze,  1 marzo  2017 - Il gip Anna Liguori ha fissato per domani mattina, nel carcere fiorentino di Sollicciano, l'interrogatorio di garanzia dell'imprenditore pistoiese, ma di origine campana, Pasquale D'Alterio, 44 anni, arrestato dal Gico e dagli uomini del nucleo di polizia giudiziaria della guardia di finanza insieme a Giuseppe Raffone, 48 anni, siciliano ma residente a Firenze.

I due, a vario titolo, sono accusati di concorso in tentata estorsione nei confronti di Andrea Bacci e Fabio Bettucci, presidente e amministratore della Coam, l'azienda edile per la quale la procura ha chiesto il fallimento per bancarotta fraudolenta, mentre la proprietà ha chiesto il concordato liquidatorio: l'udienza davanti al giudice è fissata per il 22 marzo.

Contro l'auto di Bacci e l'Ab Florence di Scandicci, la pelletteria di proprietà dell'imprenditore noto anche per la sua amicizia con Matteo Renzi, il 23 gennaio scorso vennero sparati alcuni colpi di pistola. L'inchiesta, coordinata dai pm Luca Turco e Christine von Borries, avrebbe appurato che D'Alterio doveva avere circa 270 mila euro dalla Coam e si sarebbe rivolto a Raffone per 'convincere' Bacci e Bettucci a pagare. L'avvocato Rolando Rossi, difensore di D'Alterio noto nel mondo sportivo della Valdinievole e non solo (è stato campione mondiale), non ha ancora visto il suo assistito. "L'ordinanza del gip mi impedisce di vedere il mio assistito fino al momento dell'interrogatorio di garanzia, cioè fino a domani mattina - spiega il legale -. L'arresto ci ha stupito davvero perché D'Alterio, per ben due volte, ha parlato spontaneamente con i magistrati, ha detto tutto ciò che sapeva".