Spaccano la vetrina, ma il bar è sfitto La banda del tombino a mani vuote

Commercianti contrariati: "Questa zona è bersagliata di continuo"

Spaccano la vetrina, ma il bar è sfitto  La banda del tombino a mani vuote

Spaccano la vetrina, ma il bar è sfitto La banda del tombino a mani vuote

Un’altra spaccata di una vetrina nella notte e il sospetto, ancora una volta, è che l’effrazione sia stata messa a segno utilizzando un tombino. A farne le spese, stanotte, il bar di via della Fonderia, davanti alla chiesa del Pignone. Lascia perplessi tuttavia il fatto che l’attività, di proprietà di una società, fosse chiusa da mesi, in attesa di un nuovo gestore per un affitto d’azienda: "I locali sono semivuoti ed è rimasto solo parte dell’arredamento, qualche utensile e stoviglia", spiegano dallo Studio Ricci, l’immobiliare che sta portando avanti le trattative per la rilocazione. Oggetti quindi poco appetibili per la consueta banda e comunque, secondo una prima conta dei danni, non sembra essere stato prelevato niente di rilevante.

Rimane quindi aperta anche l’ipotesi che possa essersi trattato, invece che un maldestro tentativo di furto infruttuoso, di un atto vandalico. Fatto sta che qualcuno, utilizzando uno strumento pesante – probabilmente un tombino – ha rotto e scardinato il vetro della porta d’ingresso. Strana coincidenza il fatto che la spaccata sia avvenuta a un centinaio di metri da quella via dei Vanni dove, la notte del 1° dicembre scorso, i Falchi della Polizia arrestarono una coppia di pregiudicati di origine marocchina che fu ribattezzata, appunto "la banda del tombino". "È successo sicuramente dopo le 21 di ieri, perché abbiamo chiuso a quell’ora e ci pare proprio che la vetrina fosse integra – affermano dall’antistante autoscuola – Comunque questa zona ultimamente è continuamente bersagliata da furti e altri atti criminali. Un paio di mesi fa hanno provato a scassinare la nostra porta, probabilmente nella notte, senza per fortuna riuscirci, e due volte ci sono entrati in macchina. I vigili qui li vediamo a controllare solo fare le multe, invece che la sicurezza: ci hanno fatto addirittura la multa per divieto di sosta, qui davanti, nei pochi secondi di cambio tra un allievo e l’altro, mentre chiamavamo il successivo". "Inoltre – aggiunge la segretaria – uno sconosciuto è entrato mentre ero in bagno e mi ha rubato il portafoglio dalla borsa".

"Vetrina rotta? – sbotta il meccanico attiguo – Non sono una novità i vetri rotti qui intorno, di là dal ponte, in piazzale Vittorio Veneto poi… Ho un cliente che in un mese è venuto tre volte a rimettere il finestrino". Sull’episodio stanno indagando i Carabinieri.

Carlo Casini

è arrivata su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro