
La sindaca Sereni a Sollicciano con una delegazione del consiglio. formata da maggioranza e opposizione
"Avvertiamo con forza il senso di responsabilità per questa struttura situata al confine col nostro territorio comunale, è stato importante affrontare insieme questo momento di consapevolezza".
La sindaca Sereni è tornata a Sollicciano con una delegazione del consiglio comunale formata da maggioranza e opposizione: il presidente del Consiglio, Gianni Borgi, i consiglieri Tommaso Francioli (Pd) Giulia Alderighi (M5S), Alessio Vari (Claudia Sereni sindaca), Pier Guido Pratesi (Avs) Giovanni Bellosi (Scandicci Civica), Claudio Gemelli (FdI). "La struttura è imponente – prosegue Sereni – ma in condizioni estremamente critiche sotto ogni punto di vista. La situazione edilizia e gestionale non garantisce nemmeno i livelli minimi di dignità e sicurezza, compromettendo il rispetto dei diritti umani sia per chi vi è detenuto, sia per il personale che vi lavora ogni giorno. Dopo aver percorso i corridoi e le sezioni del penitenziario e averne constatato le condizioni, la chiusura del carcere è l’unica prospettiva che mi pare possibile. Se lo Stato vuole ristrutturare allora deve essere chiaro che i soldi non bastano, serve un progetto di ampio respiro, che adesso manca e di cui si fatica anche a immaginare l’entità. Il governo deve fare una scelta, e deve farla adesso, il tempo è scaduto. Torneremo a Sollicciano fino a che non sarà individuata una soluzione".
L’amministrazione comunale è da tempo impegnata per dare una mano ai detenuti con progetti di reimpiego con la collaborazione delle aziende del territorio.