Signa: falso necrologio minatorio contro il sindaco in occasione del 25 aprile

Il gesto si inserisce nelle polemica sulla gestione dei cimiteri che aveva già registrato altri atti minatori. Fossi: «Chi fa cose del genere può anche andare oltre. Da parte mia continuerò a lavorare come sempre»

Il falso necrologio

Il falso necrologio

Firenze, 25 aprile 2024 - Il 25 aprile inizia malissimo, a Signa, con nuovi messaggi minatori al sindaco Giampiero Fossi, candidato per le prossime amministrative. Nelle prime ore di stamani un falso necrologio è apparso sul cancello di Villa Alberti, recentemente acquistata dal Comune e oggetto di dure critiche da parte di alcuni, soprattutto sui social. Altri tre sono stati affissi all’esterno del cimitero di San Mauro. Una vicenda che si collega alle polemiche sui cimiteri locali e a una lunga serie di minacce e atti intimidatori sia contro il primo cittadino che nei confronti della stampa locale.

«È venuto a mancare all’affetto dei parenti dei defunti del cimitero di San Mauro - si legge nel necrologio – il caro Giampiero Fossi, vedovo Cimiteri Srl. Ne danno il “triste” annuncio (le virgolette sono parte del manifesto ndr) i parenti dei defunti del cimitero di San Mauro. Le esequie e la tumulazione avverranno nel cimitero di San Mauro, quando sarà risanato. La salma verrà imbalsamata ed esposta presso Villa Alberti. Non fiori, ma fondi per il risanamento dei loculi presso il cimitero di San Mauro».

Il necrologio cita anche, nuovamente, la stampa locale e in particolare il giornalista Pier Francesco Nesti, redattore di Piananotizie e collaboratore de La Nazione, con un attacco personale e professionale. «Si tratta dell’ennesimo episodio – ha commentato Fossi – che si inserisce in un clima di odio creato da alcuni nei miei confronti e che nulla ha a che fare con la storia di Signa. Mi avevano fatto capire che il 25 aprile sarebbe successo qualcosa e così è stato. Anche sui social ci sono attacchi continui e monodirezionali, offese e accuse. Mi dispiace che venga coinvolto in questa ondata di fango anche un giornalista al quale va la mia solidarietà».

Quello di ieri è l’ennesimo di una serie di episodi iniziati nell’aprile 2023 con il ritrovamento di alcune ciocche di capelli nel cimitero di San Mauro. Poi sono seguiti i lucchetti ai cancelli dei cimiteri il 1° novembre, per Ognissanti, il 1° gennaio scorso. A febbraio, tre gesti inquietanti: alcune croci prese dai cimiteri e lasciate sotto i portici di viale Mazzini, a due passi dal Comune, una porzione di lapide appoggiata accanto alla porta del municipio e infine un lucchetto, un cartello e una confezione regalo contenente una lapide indirizzata al sindaco.

Al centro delle contestazioni dell’ignoto (o ignoti) autori del gesto, oltre a un generale clima di accuse e veleni presente sul territorio da alcuni mesi, c’è la questione dei cimiteri comunali. I cittadini (soprattutto a San Mauro) si sono a lungo lamentati per il degrado di alcuni loculi, talmente fatiscenti da dover essere puntellati. Il Comune, per contro, ha da tempo interrotto il rapporto con la vecchia società di gestione (con la quale è in corso un contenzioso), dando il via ad alcuni lavori. Ma in un rovente clima pre-elettorale, le polemiche sono proseguite.

«Chi fa cose del genere – ha commentato ieri Fossi – può anche andare oltre. Da parte mia continuerò a lavorare come sempre, senza farmi intimidire, segnalando ogni episodio alle forze dell’ordine, sperando che il responsabile o i responsabili vengano presto individuati».

Lisa Ciardi

è arrivata su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro