
Ecco la ladra di monetine
Firenze, 13 aprile 2017 - LA LEGGENDA ricorda un po’ quella della Fontana di Trevi. Si narra che se si lancia una moneta mettendo la mano destra sulla spalla sinistra, il ritorno a Firenze è garantito. La seconda che ha ispirato il film Tre soldi nella fontana di Trevi, vuole che, se si gettano tre monete, la prima garantirà il ritorno in città, la seconda porterà una nuova storia d’amore, mentre la terza al matrimonio.
A Firenze non potrà succedere niente di tutto questo. Perché, anche se sono sempre di più i turisti che, davanti alla vasca di Santa Maria Novella, non resistono al fascino del lancio propiziatorio, non sempre si sa in che mani vadano a finire gli spiccioli.
La banda dei pescatori di euro è tornata in agguato e a fare denuncia con tanto di video sono alcuni fiorentini sbalorditi dalla strana «pesca». Il filmato immortala una zingara che, dopo essersi tolta il gonnellone, si tuffa nella vasca per saccheggiarla. Sono circa le 11, la stazione è piena. La donna, senza nessun ritegno e munita di una cannuccia con calamita, fa scorta dei cosiddetti “desideri di metallo” incurante del rito di migliaia di turisti. «Sono situazioni che ci feriscono e danno un’immagine che non ci appartiene – sospira Aldo Cursano, titolare del caffè Le Rose di piazza dell’Unità –. Non possiamo abituarci a questo scempio, serve uno sforzo comune per difendere i nostri valori e i nostri turisti che scelgono Firenze per vivere un sogno e invece si ritrovano protagonisti di un incubo».
Santa Maria Novella, scalo per 160 mila frequentatori giornalieri e 59 milioni l’anno, il motore di una città che si muove, appunto, grazie al diesel del turismo, nonostante i controlli della polizia ferroviaria e del personale di Ferrovie, resta permeabile all’ondata di malviventi e incivili.
Bande di borseggiatori, abusivi, finti mendicanti, zingare moleste. Un campionario completo dalla A alla Z di persone che quotidianamente prendono a calci la storia e i simboli della città. «Siamo tutti ostaggio», sbottano i commercianti della zona. Solo martedì, infatti, un finto invalido in preda all’alcol, steso davanti a un negozio di via Panzani, ha urlato e minacciato di morte passanti e negozianti. «E’ andato avanti per quasi un’ora, abbiamo chiamato anche la polizia municipale. Ogni giorno è la solita storia». Eppure, siamo a Santa Maria Novella, la stazione biglietto da visita della città.