"Shoah e genocidio a Gaza". Bufera sull’iniziativa dell’Anpi

Al circolo Antella, con l’imam Elzir, nel Giorno della Memoria. La Comunità ebraica: "Sconcertati"

"Shoah e genocidio a Gaza". Bufera sull’iniziativa dell’Anpi

"Shoah e genocidio a Gaza". Bufera sull’iniziativa dell’Anpi

"Mai più: ottanta anni fa lo sterminio del popolo ebraico da parte dei nazisti. Oggi il genocidio del popolo palestinese da parte dello stato di Israele": l’incontro in programma al circolo di Antella ha innescato una valanga di proteste.

Anche perché è organizzato per il ventisette di gennaio, giorno della memoria dell’olocausto. Tra gli organizzatori c’è la sezione ripolese Anpi insieme ad AssoPace Palestina. Tra gli interventi, è previsto anche quello dell’imam di Firenze Izzedin Elzir e di Bilal Murar della comunità palestinese di Firenze e Toscana.

"La giornata della Memoria – si legge nel volantino - accomuna due tragedie disumane che offendono e feriscono la coscienza di ogni individuo". La Comunità Ebraica di Firenze esprime "sconcerto: dispiace dover ricordare a chi dovrebbe per proprio statuto avere a cuore la memoria della barbarie fascista, che il ventisette di gennaio è una legge dello Stato istituita proprio per riflettere sui crimini del fascismo italiano e la complicità con il nazismo".

Critica "il tentativo di creare inesistenti parallelismi fra lo sterminio di ebrei, Rom e Sinti, disabili, omosessuali e oppositori politici e il conflitto che oggi insanguina dolorosamente il Medio Oriente. Ha un unico risultato: annacquare la memoria delle responsabilità fasciste, creare alibi alla già fragile memoria italiana, allontanare la responsabilità della nostra società che invece vanno ribadite e comprese, studiate per evitarne il ripetersi".

Da vent’anni, dice il presidente della Comunità ebraica fiorentina Enrico Fink, "ripatiamo a gran voce che il nostro sguardo non va rivolto solo alle vittime della persecuzione nazifascista, ma ai carnefici: che siamo noi, italiani ed europei. Oggi chi organizza e partecipa a questa iniziativa svilisce il lavoro di ventidue anni di Giorni della Memoria in Italia e Anpi Bagno a Ripoli viene così a mancare al suo compito istituzionale e alla sua nobile vocazione, associandosi alle mille voci dei revisionisti di oggi, accodandosi alla marea montante di chi tende a riabilitare, rivalutare, giustificare il fascismo".

Dura anche la reazione dell’Associazione Italia-Israele Firenze. "Proviamo nausea e vergogna - dice il presidente Emanuele Cocollini -. Di Anpi non ci meravigliamo, ma il vero fatto grave è che all’evento a intervenire sia proprio l’imam, nel giorno in cui come leader religioso avrebbe il dovere di pregare per quanti furono vittime della follia nazista e non certo di difendere chi oggi paga le conseguenze di un’aggressione figlia della stessa follia: quella di sognare di poter annientare un intero popolo".

Abbiamo provato a chiedere una replica ai referenti di Anpi (associazione nazionale partigiani italiani) di Bagno a Ripoli e all’imam Izzedin Elzir, ma a ieri sera non hanno risposto alle nostre telefonate.

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