GABRIELE
Cronaca

Sgomberato hotel occupato. Allora si può

Canè Allora si può. Non è detto che certe situazioni illegali o di degrado siano incurabili, irreversibili; che debbano diventare...

CanèAllora si può. Non è detto che certe situazioni illegali o di degrado siano incurabili, irreversibili; che debbano diventare parte strutturale della vita e malavita della città. L’altra mattina i vigili sono arrivati con i rappresentanti della proprietà nell’ex Hotel Airone, sede permanente di occupazioni abusive e relativa coda di reati. Di occupanti ce n’erano quattro, e di hashish due panetti. Tutti fuori, denunce e sigilli. Forse non serviva neppure la presenza della proprietà, visto chei "senza tetto" erano molto consumatori, tipo spacciatori. Forse non servirebbe neppure nella indecente baraccopoli-tendopoli-discarica sorta da tempo (troppo) ai margini del parco del Mensola. Terreno privato, ma molto probabilmente con ampie, evidenti sacche di delinquenza pubblica. Si va, si verifica, e nel caso si sgombera e si denuncia. Forse sarebbe ancora più semplice la bonifica dei sottopassaggi delle stazioni di Rifredi, Statuto, Rovezzano, spazi che non hanno la dimensione del tunnel sotto la Manica, pochi metri di degrado e paura come ha documentato ieri su queste pagine la bella inchiesta di Alessandro Pistolesi. "Meglio farsi il segno della croce e correre", hanno raccontato due giovani a Rifredi, non nel Bronx. Ed era giorno. Certo, lo abbiamo detto mille volte: non possono esserci vigili anti degrado, carabinieri, o poliziotti in ogni angolo. Bisognerebbe mandarli addirittura ai funerali, dopo quello che è successo con Maati, o sugli autobus, visto che anche i pensionati si sono messi a minacciare con un coltello i conducenti. Però, controlli ripetuti, blitz, bonifiche periodiche, quello sì. Per ricordare che il rispetto di leggi e regolamenti non è un optional o un’una tantum. Perché tutti i mariuoli di vario tipo sappiano che un giorno può andar bene, ma quello dopo arriva una divisa. Nel caso dell’hotel Airone abbiamo visto che si può. Ovviamente, se si vuole.