REDAZIONE FIRENZE

Sgomberata casa colonica occupata. Identificate e denunciate cinque persone

Nello stabile di proprietà dell’Inail viveva da ottobre un gruppo di antagonisti

Sgomberata casa colonica occupata. Identificate e denunciate cinque persone

Sono entrati alle 8 di ieri mattina nell’edificio dell’Inail situato in via degli Incontri 2, e occupato abusivamente dagli esponenti del Collettivo antagonista ’Corsica 81’. Un blitz di breve durata: gli occupanti, cinque in tutto, dormivano e non si sono resi conto degli agenti, che una volta dentro hanno bloccato l’accesso al tetto (dove di solito si barricano durante gli sgomberi).

La questura di Firenze, delegata dalla procura, ha coordinato le forze di polizia avvalendosi delle competenze dei vigili del fuoco e degli esperti manovratori di corda del settimo reparto mobile di Bologna.

La digos, sotto la guida della dirigente Monia Morelli (insediatasi al posto di Domenico Messina pochi giorni fa), ha fatto uscire gli occupanti dall’immobile. Non si registrano momenti di tensione. I cinque occupanti, di 36, 35, 33, 28 e 27 anni, tutti residenti a Firenze e provincia tranne una giovane residente in provincia di Oristano ma domiciliata qui, sono stati allontanati e dopo l’identificazione denunciati per invasione di edifici. Dopo sette ore, lo sgombero si è concluso con le operazioni di chiusura delle porte e delle finestre dello stabile.

L’immobile, di proprietà dell’Inail, era stato occupato abusivamente per la prima volta nel 2020 da attivisti del Movimento di lotta per la casa e poi sgomberato nell’ottobre 2021 e riaffidato alla proprietà. Nell’ottobre 2023 la nuova occupazione abusiva. Ad aprile scorso il gip di Firenze, su richiesta della procura, aveva disposto il sequestro dell’immobile, provvedimento eseguito ieri.

Sui social, le pagine legate agli ambienti antagonisti, hanno da subito dato l’allarme per poi chiedere aiuto per la rimozione dei beni degli occupanti. "I compagni non sono riusciti a raggiungere il tetto, stanno recuperando le cose dal posto, aiutateci", recita un post sull’account Instagram ’Contro il deserto’, che da mesi pubblicava immagini e video sulle attività tenute nello stabile.

P.m.