EMANUELE BALDI
Cronaca

Sfregio bis all’antica cappellina. Ancora slogan politici sulle mura . Affronto agli Angeli del Bello

Neanche un mese fa i volontari dell’associazione avevano ripulito l’edificio di via Villamagna. Nella notte bombolette spray contro il luogo simbolo della devozione della Gavinana rurale. .

Neanche un mese fa i volontari dell’associazione avevano ripulito l’edificio di via Villamagna. Nella notte bombolette spray contro il luogo simbolo della devozione della Gavinana rurale. .

Neanche un mese fa i volontari dell’associazione avevano ripulito l’edificio di via Villamagna. Nella notte bombolette spray contro il luogo simbolo della devozione della Gavinana rurale. .

Bombolette impazzite nella notte in via Villamagna a vanificare lo sforzo commovente degli Angeli del Bello che neanche un mese fa con pazienza ripulirono con la vernice bianca le mura imbrattate della cappellina di Villa Il Casone, sconsacrata da tempo ma ancora amata testimonianza della Gavinana rurale di inizio Novecento. La chiesetta ieri mattina appariva di nuovo completamente scarabocchiata.

Appena un mese fa La Nazione denunciò il primo atto di vandalismo nei confronti della graziosa chiesetta che con linee gentili si ’affaccia’ sul largo marciapiede di via Villamagna, a due passi dall’ingresso del parco dell’Anconella. Qualcuno, attratto forse dal candore delle sue mura pensò bene di trasformarla in una lavagna dove snocciolare una serie di ’pensieri’ politici, pratica particolarmente diffusa nella zona come testimoniano diverse facciate di eleganti palazzine prese di mira una notte sì e l’altra pure.

Con spray nero furono vergate scritte come ’Free Ghespe, l’Antifa non si processa’. ’No Tav’. No Ddl 1660. Blitz di writer riconducibili all’area antagonista avevano lasciato così la loro firma. ìQualche giorno dopo i Custodi del Bello entrarono in azione riportando la cappellina all’antico splendore ripulendo le sue pareti con prodotti specifici e tecniche non invasive.

"L’intervento alla cappella, reso possibile grazie anche al consolidamento del protocollo d’intesa con la Soprintendenza, è l’ennesima dimostrazione del valore di un’azione civica concreta che punta a contrastare il degrado urbano attraverso il coinvolgimento diretto della cittadinanza e di chi, attraverso il lavoro, costruisce un nuovo percorso di vita" aveva detto soddisfatto il presidente della Fondazione Angeli del Bello, Giorgio Moretti.

A rendere ancora più importante il ripristino è che a farlo erano state squadre di lavoro formate da persone socialmente fragili come senzatetto, disoccupati, richiedenti asilo, emarginati promosse dalla Fondazione Angeli del Bello in collaborazione con il Consorzio Communitas e l’Associazione Extrapulita, che dal 2020 sono attive oltre che a F renze anche a Milano, Roma, Brescia, Savona, Bari, Matera, Caltanissetta e Cagliari.

Ora purtroppo siamo punto e a capo. La lezione di civiltà e bellezza a quanto pare non è stata capita e il rione si trova ancora amareggiato a constatare che la sua vecchia chiesetta sembra destinata a non trovare mai pace.

Emanuele Baldi