ANTONIO TADDEI
Cronaca

Sette mesi dopo l’omicidio al forno. Ora l’attività è pronta a ripartire

Laura Frosecchi fu uccisa dal nipote Mattia nel suo alimentari. Domani l’altra zia del ragazzo rialza il bandone. Il fratello della vittima: "Non condivido questa scelta, mia sorella non è morta per una fatalità".

Laura Frosecchi fu uccisa dal nipote Mattia nel suo alimentari. Domani l’altra zia del ragazzo rialza il bandone. Il fratello della vittima: "Non condivido questa scelta, mia sorella non è morta per una fatalità".

Laura Frosecchi fu uccisa dal nipote Mattia nel suo alimentari. Domani l’altra zia del ragazzo rialza il bandone. Il fratello della vittima: "Non condivido questa scelta, mia sorella non è morta per una fatalità".

La saracinesca sarà di nuovo tirata su a distanza di sette mesi. Dopo il tragico omicidio di Laura Frosecchi – la 55enne uccisa nel negozio "Alimentari Forno Graziella" in via Volterrana a Chiesanuova nel Comune di San Casciano Val di Pesa lo scorso 17 ottobre per mano di Mattia Scutti, 22enne nipote della vittima –, domani il bandone dell’attività sarà di nuovo tirato su e il forno tornerà in funzione. In tutti questi mesi Stefano Bettoni, il marito di Laura che gestiva insieme alla moglie il forno, aveva dichiarato che non avrebbe mai più riaperto e che avrebbe messo in vendita l’attività.

Così i fiori, i bigliettini in ricordo di Laura erano stati tolti e qualcuno si era anche fatto avanti per acquistare il forno. Poi improvvisamente ai primi di maggio ecco che su una lavagnetta all’interno del negozio si legge "Prossima apertura". E sono stati in tanti a chiedersi chi fosse il nuovo proprietario del forno, per anni punto di riferimento della comunità per la sua mitica schiacciata. La sorpresa è arrivata in questi giorni su Facebook quando Stefania Bettoni (zia di Mattia Scutti), scrive: "Sabato 24 maggio riapriamo il Forno a Chiesanuova". La notizia era stata anticipata nei giorni scorsi dal tg di Rtv 38, con l’intervista a Stefania e Stefano Bettoni. Ma non tutti i familiari sembrano condividere questa scelta, tra questi Gianni, il fratello della vittima: "Non condivido questa riapertura perché mia sorella non è morta per una fatalità, ma assassinata per mano del nipote. Io al posto loro l’attività l’avrei venduta".

Mattia Scutti la mattina del 17 ottobre dell’anno scorso, entrò dentro al negozio, dove in quel momento si trovava solo Laura, forse ebbe un diverbio con lei, tanto che a un certo punto le sparò quattro colpi con una pistola calibro 8 di fattura ungherese risalente all’inizio del ‘900 detenuta illegalmente, per poi attraversare la via Volterrana e barricarsi in casa. Si arrese a fine mattinata dopo una lunga trattativa con gli uomini dell’Arma dei carabinieri arrivati in forze nella piccola frazione. Un tragico evento che gli abitanti della frazione di Chiesanuova non potranno mai dimenticare.