Scuole Manca personale, rischio chiusura

La denuncia della vicesindaco Becchi: "Servono 36 collabvoratori scolastici, ne sono stati assegnati 29". Lettera al provveditorato

Scuole Manca personale, rischio chiusura

Scuole Manca personale, rischio chiusura

"C’è il rischio concreto di non riuscire a tenere aperte tutte le sedi scolastiche": a lanciare l’allarme è la vicesindaco di Borgo San Lorenzo Cristina Becchi, che denuncia la carenza di personale Ata. Custodi dunque in numero insufficiente nel capoluogo mugellano, anche perché i plessi scolastici non sono pochi, ben undici. "Avere tante scuole nel capoluogo e nelle frazioni – nota Becchi – è una ricchezza. Noi siamo pronti a tutelare con ogni mezzo i diritti dei ragazzi e delle famiglie, ognuno si prenda le proprie responsabilità".

Secondo la vicesindaco per la carenza del personale Ata e la precarietà del corpo docente, "la scuola rischia davvero il collasso. I continui tagli pesano sempre più e adesso diventa difficile riuscire ad aprire i plessi". Così Becchi ha scritto una lunga lettera indirizzata all’Ufficio scolastico regionale per chiedere di rivedere le assegnazioni fatte. Il ministero prevede infatti come criterio di dotazione del personale il numero degli studenti e solo 4 unità in più per gli istituti che superano gli 11 plessi. "Se vogliamo tutelare davvero i centri di montagna – prosegue la vicesindaco – dobbiamo investirci non solo a parole, ma con i fatti, garantendo i servizi, in primis scuola, sanità e trasporti. A fronte dei 36 collaboratori scolastici richiesti dalla Dirigenza scolastica, ne abbiamo avuti solo 29, una situazione che come è stata più volte spiegato dalla preside agli uffici competenti, mette in difficoltà il lavoro dell’istituto".

L’assegnazione dei custodi compete allo Stato e non al Comune. E quindi il Comune non può spendere su questo fronte. Lo ha fatto, e in modo ingente, sulle strutture. "L’assetto organizzativo della scuola, con plessi in varie frazioni – sottolinea Becchi – ha visto, soprattutto in questi ultimi anni, imponenti investimenti, per i lavori di ristrutturazione, di anti-sismica, manutenzioni. Ad esermpio, per gli interventi di antisismica e adeguamento funzionale sono stati spesi oltre 16 milioni di euro, annualmente per il funzionamento dei servizi e la manutenzione spendiamo circa 1 milione e 500 mila euro. Ritengo pertanto che il nostro Comune abbia fatto fino in fondo la propria parte. L’istituto scolastico e la dirigente stanno facendo il possibile per cercare di tappare le falle dovute alla carenza di personale, ma ad oggi non si può escludere l’eventualità di provvedimenti di chiusura che finirebbero per ledere il diritto allo studio dei nostri cittadini".

Della questione se ne è occupato anche il consiglio comunale che ha approvato un documento a firma di tutti i gruppi consiliari, nel quale si chiede di rivedere i criteri di assegnazione del personale Ata e l’assegnazione degli insegnanti. "Ringrazio tutti i consiglieri – conclude Becchi –. Su questo tema non ci possono essere divisioni".

Paolo Guidotti