
Alla scuola Pirandello dell’Isolotto una mostra racconta la storia dell’istituto e del rione
Una mostra dedicata alla storia della scuola media Pirandello dell’Isolotto, a Firenze. È stata organizzata da docenti e studenti, con la collaborazione delle famiglie, raccogliendo materiali, foto e testimonianze attraverso diverse generazioni. Il taglio del nastro dell’esposizione è quindi avvenuto in occasione della Giornata dell’intercultura, organizzata dal Consiglio dei Ragazzi della Pirandello (Crp), organismo elettivo che esprime un sindaco o una sindaca e che, ogni anno, lavora a due progetti: uno per la scuola e l’altro per il quartiere. Per quanto riguarda appunto il progetto interno alla scuola, quest’anno il Consiglio ha proposto e organizzato la Giornata dell’intercultura. Per l’iniziativa legata al Quartiere 4, gli alunni (coordinati da due docenti facilitatrici) hanno invece raccolto materiale per la mostra “La Pirandello si racconta“.
Obiettivo dell’esposizione, aperta fino a domani in orario 10-12.30 e 16.30-18.30, è illustrare l’identità di una scuola di quartiere che ha accolto e istruito tante persone e molte identità diverse. La scuola secondaria di primo grado Pirandello, come la mostra ricostruisce con testi e immagini, venne edificata nei primi anni ’70 a causa del forte incremento demografico dell’Isolotto. Inizialmente priva di un proprio nome (si chiamava semplicemente “La ventottesima“), solo nei primi anni ’80 venne dedicata a Luigi Pirandello. Dall’anno 2006-2007 fa parte di uno dei cinque istituti comprensivi del Q4 e abbraccia una zona che comprende il rione dell’Isolotto e il centro di Mantignano. Sin dall’inizio, vista la complessità del contesto sociale in cui era inserita, si è caratterizzata per itinerari didattici finalizzati a favorire l’apprendimento e l’inclusione di tutti gli alunni. "Oltre ad avere una ricca offerta formativa - spiegano gli organizzatori della mostra - la Pirandello si distingue per lo spirito fortemente inclusivo, che è il fil rouge non solo del lavoro quotidiano dei docenti, ma anche dell’esposizione e della Giornata dell’intercultura".
Lisa Ciardi