Scuola: "Noi pronti a riaprire"

Il sindaco Nardella alla ministra "Test rapidi e più bus alle uscite"

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Firenze è pronta a riaprire le scuole. Non è solo un progetto, è una realtà. Basta parlare di sciatori e funivie. Il sindaco Dario Nardella ieri ha ri-messo bene in chiaro che la priorità del Paese non può che essere la scuola e il rientro in classe di tutti gli studenti. "Con la ministra Lucia Azzolina e i sindaci delle città metropolitane – ha twittato subito dopo l’incontro – per la riapertura delle scuole superiori ho proposto risorse adeguate per trasporto pubblico, test rapidi per tutti e scaglionamento ingressi. Il governo dia la precedenza alla scuola. A Firenze siamo pronti".

Tre proposte e una sfida alla ministra 5 stelle che sta battagliando contro la Dad. E Nardella non pensa solo agli studenti di seconda e terza media che dovrebbero tornare quasi automaticamente in classe non appena la Toscana riuscirà a tornare arancione secondo le regole del semaforo del ministro della Salute, Speranza, il suo obiettivo sono anche gli studenti delle scuole superiori per i quali – invece – nemmeno il disco giallo prometterebbe, al momento, certezze.

Nardella ha citato anche lo screening con i test rapidi che Il Comune con l’aiuto della Fondazione Cassa di Risparmio sta conducendo nelle scuole medie, elementari e materne. Ormai i test sugli studenti della prima media sono quasi finiti: e non ci sono casi positivi.

Il piano per il potenziamento dei trasporti scolastici, messo a punto insieme a Francesco Casini, sindaco di Bagno a Ripoli e consigliere delegato alla mobilità nella Città metropolitana, sta andando avanti e dalla Regione l’assessore Stefano Baccelli ha già firmato l’ordinanza che pevede 500mila euro per finanziare non solo l’aumento dei mezzi, ma anche l’utilizzo di guardie giurate o tutor per aiutare i ragazzi a rispettare il distanziamento alle fermate del bus. E si sta andando avanti anche per scaglionare ingressi e, soprattutto, le uscite da scuola, per non creare assembramenti.

Ieri Nardella ha fatto il punto della situazione al termine della seconda riunione della conferenza permanente sulla sanità dell’area fiorentina (con il presidente della Regione, Eugenio Giani, l’assessore regionale alla Sanità, Simone Bezzini, il direttore generale Asl, Paolo Morello Marchese e il coordinatore, il consigliere speciale Nicola Armentano). "Il presidente Giani – ha detto Nardella – ci ha fornito importanti rassicurazioni sul fronte del trasporto pubblico locale, confermandoci che sarà attento alle esigenze del Comune capoluogo e della Città metropolitana, dove si concentrerebbero gran parte dei problemi degli studenti in caso di riapertura delle scuole superiori".

Per il resto il sindaco si concede solo un "cauto ottimismo". "Attenzione – ha ribadito – non dobbiamo abbassare la guardia: se siamo arrivati a questo punto è perché siamo stati rigorosi e attenti e dobbiamo ringraziare la Asl Toscana Centro, l’azienda ospedaliera di Careggi e l’Università di Firenze per il grande sforzo in termini di risorse umane e organizzative".

Cauto ottimismo che il governatore Eugenio Giani declina così: "Sicuramente se il trend dei casi e dei ricoveri è quello che stiamo vedendo la Toscana da domenica 29 ha tutte le caratteristiche per tornare zona arancione o addirittura, secondo alcuni indicatori, zona gialla". Domani a sciogliere il nodo, alla scadenza delle due settimane rosse della Toscana, sarà il ministro Roberto Speranza.

 

 

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