
Un'aula scolastica
Firenze, 21 luglio 2022 - Sulla carta, in Toscana potrebbero entrare in ruolo 6397 docenti. Peccato però che molte graduatorie siano esaurite e che, dunque, “se tutto va bene anche quest’anno non più del 50-55% dei posti verranno coperti dai docenti di ruolo”, come accusa Claudio Gaudio della Cisl scuola. Morale della favola: da settembre, la scuola toscana si reggerà, quasi per metà, sui precari.
Il contingente, ripartito tra gli uffici scolastici regionali, “definisce le immissioni in ruolo del personale docente per l’anno scolastico 2022-2023 secondo i criteri e le modalità operative per l’individuazione degli aventi titolo dalle diverse graduatorie finalizzate al reclutamento, sulla base delle disposizioni normative che regolano la materia”, si legge nella nota ministeriale. E ancora: “Il numero di posti su cui possono essere disposte le assunzioni a tempo indeterminato è assegnato per il 50% alle graduatorie dei concorsi per titoli ed esami attualmente vigenti e, per il restante 50%, alle graduatorie ad esaurimento”.
Gaudio scuote la testa: “Finché non ci si deciderà a stabilizzare chi è nelle graduatorie per le supplenze ed ha alle spalle tre anni di servizio, non cambierà nulla. Ci avviamo verso un nuovo anno in cui abbonderanno i contratti annuali. Non solo: si dovrà, in certi casi, anche ricorrere alle ‘messe a disposizione’, ovvero a docenti non presenti in alcuna graduatoria, anche perchè laureati da poco”. Al solito, c’è poi forte sofferenza nel sostegno. “Centinaia di posti, in Toscana, andranno a docenti senza titolo, perchè dalle Università non sono stati formati un numero sufficiente di insegnanti”. Insomma, anno nuovo, problemi vecchi. E se “il calo demografico avrebbe potuto rappresentare l’occasione per eliminare l’annoso problema delle classi sovraffollate, per via del taglio dei docenti anche su questo versante non cambierà una virgola”, conclude Gaudio.
Per Emanuele Rossi della Cgil: “Lo scorso settembre avevamo circa un terzo di cattedre coperte da colleghi con incarichi annuali. Queste assunzioni a ruolo, dalle prime stime, non serviranno finalmente a coprire tutte quelle che dovranno essere attivate a settembre. Saremo nuovamente di fronte a numerosi posti destinati ai supplenti”. Ieri sono cominciate le procedure per la scelta delle province da parte dei colleghi delle secondarie. Ed oggi inizia la procedura informatica per i colleghi dell’infanzia e della primaria. In questa settimana, in base al loro punteggio, i candidati esprimeranno le loro preferenze.