Tutto esaurito al liceo, a 14 anni costretto a cambiare città

La vicenda paradossale di Edoardo, giovane e brillante studente di Firenze. Vane le proteste dei genitori: "Posto solo a Pistoia, dovrà fare il pendolare"

I genitori di Edoardo, 14 anni, studente fiorentino, con alcuni disegni creati dal figlio

I genitori di Edoardo, 14 anni, studente fiorentino, con alcuni disegni creati dal figlio

Firenze, 2 agosto 2022 - L’antico adagio latino secondo cui ’nessuno è profeta in patria’ si scopre perfettamente applicabile alla cronaca spicciola delle mille storture della scuola 2.0. Succede così che Firenze, capitale mondiale del bello e dell’estro creativo per eccellenza, si ritrovi a corto di banchi per adolescenti vogliosi di intraprendere percorsi artistici. E’ il caso di Edoardo, brillante e talentuoso quattordicenne, costretto a ’emigrare’ a Pistoia per frequentare il liceo da sempre sognato.

"Mi sembra un paradosso enorme" dice Manuela, mamma amareggiata. "Provate ad immaginare di avere un grande talento artistico, che gli altri vi riconoscono e per cui venite ammirati. Poi immaginate di crescere in una città come Firenze dove l’arte e la bellezza si respirano da secoli – prosegue la madre del ragazzo che abita a Ponte a Ema, frazione alla periferia sud del capoluogo toscano –. E infine immaginate di avere solo 14 anni, grandi sogni, molte fragilità e un rifugio confortevole nei vostri disegni. Immaginate appunto, perché la realtà a Firenze per gli adolescenti che desiderano studiare materie artistiche è ben diversa".

Sembra assurdo ma per suo figlio non c’è un banco disponibile in tutta la città.

"Edoardo da almeno due anni cerca disperatamente di essere ammesso ad uno dei licei artistici, ma con l’unico risultato di passare da una lista di attesa all’altra, senza alcuna possibilità".

Un bel guaio.

"Sì, anche perché non solo non ci sono posti in città ma neanche nell’area metropolitana. Abbiamo provato a Empoli, a Montevarchi... Niente da fare. Alla fine è saltato fuori un posto a Pistoia: mio figlio andrà lì".

Autobus verso il centro più il treno: non è cosa da poco per un ragazzo così giovane...

"Esatto, è folle che un quattordicenne per coltivare i suoi sogni sia costretto ad andare via da una città dove, tra l’altro, paghiamo tasse e servizi profumatamente".

Ha provato a far sentire la sua voce?

"Ho scritto a chiunque. Metrocittà, provveditorato, istituzioni. Nulla".

Ci sono altri studenti rimasti fuori dagli istituti cittadini?

"Abbiamo appreso dal liceo Alberti che quest’anno, nonostante gli sforzi fatti, sono rimasti in lista di attesa 25 ragazzi, praticamente una classe. Edoardo è appunto tra questi. Possibile, mi chiedo, che non ci sia nessuno in grado di facilitare questo processo, mettendo a disposizione spazi e magari valorizzando le risorse del PNRR così da avere una sola classe in più?".

Forse la scuola non riesce a stare al passo con una richiesta che rispetto al passato è molto cresciuta.

"Mi chiedo come sia possibile che i licei artistici dell’intera area metropolitana non abbiano la capacità anche quest’anno di soddisfare la domanda che, per quanto cresciuta, non sfiora però numeri impossibili da gestire per una realtà come Firenze, culla di arte e cultura".

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