
Ragazzi a un presidio anti didattica a distanza
Firenze, 11 febbraio 2021 - Ragazzi nel limbo. "Mamma, ma dunque io in quale scuola andrò a settembre?". Una domanda a cui, purtroppo, per ora molti genitori non sanno rispondere perchè sono sicuramente più di cento i ragazzi adesso in terza media che restano per ora fuori dalle superiori prescelte. Se gli spazi mancavano anche prima dell’emergenza Covid, adesso ogni problema è amplificato. E le proteste da parte dei genitori si fanno sentire. I problemi principali, come già anticipato da La Nazione, si registrano ai licei scientifici ed all’Itis Meucci. Il figlio di Alessandro Mannini è rimasto fuori dallo scientifico Castelnuovo.
"Ma la situazione è generalizzata - dice il babbo -. Sappiamo che il Gramsci non prende altre iscrizioni. Idem il Da Vinci. Anche il Gobetti-Volta è in sovrannumero. Dal Castelnuovo siamo rimasti senza risposta in 80. Sappiamo che la scuola ha privilegiato gli studenti residenti a Firenze e a Fiesole. Noi per l’appunto stiamo a Vaglia, ma non abbiamo certo altri licei vicini. Eccoci dunque in questo limbo. Non sappiamo cosa fare. L’unica certezza che abbiamo è che lì, in via Lamarmora, per il nostro ragazzo non c’è posto". Hanno creato un’infuocata chat i genitori dei 50 giovanissimi che al momento non riescono a trovare posto all’Itis Meucci. Come ha più volte detto il preside Luciano Maresca, i 180 pre-iscritti erano troppi. Così, a malincuore l’istituto ha dovuto procedere col sorteggio.
«Dovremmo avere almeno tre aule in più per accogliere tutti. Personalmente, ne ho chieste cinque a Palazzi Medici Riccardi", ci aveva spiegato Maresca. La scuola è molto in crescita. Ma prima che venga costruito il plesso nuovo, più ampio e iper-tecnologico, passeranno alcuni anni. "Mio figlio voleva iscriversi ad Informatica ma il sorteggio non è stato dalla sua parte - allarga le braccia Chiara Pepi -. Capiamo le difficoltà dell’istituto, ma non è giusto che vengano soffocate le aspettative dei ragazzi. Mio figlio ha fatto una determinata scelta perchè vuole frequentare un certo indirizzo. L’Itis Leonardo Da Vinci ha già 10 esuberi. Il Cellini, invece, per noi sarebbe davvero lontano da raggiungere".
I genitori hanno scritto in massa alla Metrocittà affinché venga "veramente realizzato quel prefabbricato che consentirebbe di accettare tutte le iscrizioni". "In base alla risposta ottenuta dalla Città metropolitana - prosegue Pepi, - gli uffici si sono già attivati per creare una struttura aggiuntiva. Lo speriamo con tutto il cuore, altrimenti che ne sarà di questi 50 studenti?". Oltretutto, proseguono i genitori, "abbiamo saputo del sorteggio solo tramite passaparola. Dalla scuola non è arrivata alcuna mail. Ci pare che si sia svolto tutto quanto in modo piuttosto caotico. Ad ogni modo, non vogliamo certo ri-andare al sorteggio. Chiediamo solo che si trovino gli spazi per accogliere tutti". "Già il periodo è quello che è: si aggiunge ansia ad ansia - osserva Claudia Fontana -. Il Cellini per ora non mi ha saputo dire, al telefono, se ci sono ancora posti liberi. Ho provato col Russell-Newton, ma sono indirizzi diversi. Ciascun ragazzo ha il diritto di frequentare la scuola preferita".
«I tempi sono stretti: dobbiamo avere una risposta al più presto - incalza Federica Cresti -. Anche io ho saputo del sorteggio a cose fatte, tramite il passaparola. Sapevo che se mio figlio non avesse trovato posto ad Informatica sarebbe stato dirottato verso un altro indirizzo del Meucci. Non certo che avrebbe dovuto trovare un’altra scuola. Ma mica lo possiamo iscrivere al liceo o ad un alberghiero! Lui ha una precisa inclinazione".