MANUELA PLASTINA
Cronaca

Scuola, 'Siete tutti dei deficienti'. Bufera sulla professoressa di lingue

Polemica alla media Redi. Il preside:‘Classe difficile’

Scuola

Firenze, 24 gennaio 2016 - PAROLE pesanti, note sul registro, accuse dei genitori contro i docenti. Sono ore di tensione alla scuola media Redi di Bagno a Ripoli per un episodio avvenuto due giorni fa in una sezione del primo anno. La versione di alcuni genitori e quella ricostruita dalla direzione scolastica sono completamente opposte. Per un gruppetto di genitori, una bambina avrebbe chiesto all’insegnante di lingua straniera, arrivata nella scuola solo pochi giorni fa in sostituzione di una collega, di poter prendere una penna. La docente le avrebbe risposto: «Non sono qui per un branco di deficienti. Se non hai la penna, scrivi col sangue». Parole che avrebbero fatto paura alla ragazzina e anche ai suoi compagni di classe, molti dei quali si sarebbero messi a piangere. I loro genitori vogliono chiarimenti dalla scuola, del perchè avrebbe usato frasi così forti nei confronti di una classe di bimbi di 11-12 anni.

Ma la dirigenza scolastica, dopo aver parlato a lungo con la docente e gli altri colleghi, ricostruisce in modo diverso quanto avvenuto. «Si tratta di una classe complessa – spiega il dirigente scolastico dell’istituto Caponnetto Marco Panti –, tanto che abbiamo già previsto un supporto psicologico a nostre spese. L’altra mattina c’era una situazione di grave indisciplina durante l’ora di lezione di questa insegnante: ci ha riferito che alcuni studenti hanno acceso i cellulari in aula, sono volati libri. Più volte, racconta, ha cercato di riportare l’ordine. Ma all’ennesimo lancio di un libro da una parte all’altra dell’aula ha messo una nota sul registro di classe». Ha trascritto che una studentessa (di cui è riportato il nome e cognome) ha lanciato un libro in faccia a un compagno. «La ragazza a quel punto si è messa a piangere. E la docente le avrebbe detto che non era lì a fare la babysitter e quelle lacrime le poteva usare per scrivere. Il tono è stato forte, ma esasperato da una situazione davvero complessa – dice il professor Panti –. Cercheremo di capire cosa è veramente accaduto, raccogliendo altre testimonianze».

«HO PARLATO col genitore della bambina che ci ha chiesto una copia del registro di classe – racconta la vicepreside e coordinatrice della Redi Silvia Zuffanelli –. Abbiamo chiarito insieme di persona le rispettive posizioni. Riaffronteremo la questione nel consiglio di classe in programma mercoledì». La scuola media ha 1350 studenti «ai quali insegniamo la legalità e il rispetto anche con progetti specifici – sottolinea il professor Panti –. I genitori per qualsiasi problema si rivolgano direttamente a noi: come sempre siamo a disposizione per discutere e chiarire insieme ogni possibile questione. Andremo a fondo anche di questa».