Scudo Verde a Firenze, quando scattano i divieti di circolazione. E per chi

Il 2 maggio Palazzo Vecchio attiverà le 78 porte telematiche previste per controllare le targhe e, dunque, verificare il tipo di mezzo, in base a quanto inquina. Le contravvenzioni partiranno solo dal prossimo anno

Scudo verde a Firenze, i divieti di circolazione

Scudo verde a Firenze, i divieti di circolazione

Firenze, 3 aprile 2024 - Fino a quando potrò circolare con la mia attuale auto? È la domanda che si stanno facendo molti fiorentini. Il 2 maggio Palazzo Vecchio attiverà le 78 porte telematiche agli ingressi di Firenze e, pertanto, prenderà il via lo Scudo Verde. Non si tratta di una Ztl a pagamento, ma di un controllo, attraverso le varie telecamere, delle targhe e, attraverso di esse, della categoria dei mezzi, suddivisi in base a quanto inquinano. Per il primo mese ci sarà il collaudo del nuovo sistema. Poi, partiranno i controlli della municipale e, dal prossimo anno, scatteranno le contravvenzioni. Ma vediamo di capire meglio.

Divieti di circolazione

Da maggio 2024 i divieti di circolazione riguarderanno i ciclomotori e motocicli (2 e 4 tempi) in classe emissiva euro 0 e 1; le auto e i mezzi merci a benzina in classe euro 0 e 1 e diesel da euro 0 a euro 2 compreso.

Nel 2025 i divieti si estenderanno e interesseranno i ciclomotori e motocicli (2 e 4 tempi) in classe emissiva da euro 0 a euro 2 compreso, le auto a benzina stesse classi (da 0 a 2) mentre per le auto diesel le classi andranno da euro 0 a euro 3 compreso; nessuna variazione per i mezzi merci rispetto all’anno precedente, quindi a benzina euro 0 e 1 e diesel da euro 0 a euro 2 compreso.

Infine, nel 2026, l’ultimo ampliamento delle categorie di veicoli interessati dai divieti: ciclomotori e motocicli (2 e 4 tempi) da euro 0 a euro 3 compreso; auto a benzina da euro 0 a euro 3 compreso e diesel da euro 0 a euro 4 compreso; mezzi merci a benzina da euro 0 a euro 2 compreso e diesel da euro 0 a euro 3 compresi. Le porte telematiche saranno accese lungo il perimetro individuato, lasciando però fuori alcuni poli strategici, quali l’ospedale di Careggi, le grandi aree produttive o le principali assi di collegamento, come quella tra il viadotto Marco Polo e Fiesole.

Esigenze eccezionali

Per i veicoli che saranno progressivamente interessati dai nuovi divieti il Comune di Firenze potrà prevedere un numero programmato di transiti annui consentiti dai varchi dello Scudo Verde per esigenze di spostamento eccezionali che non possono essere soddisfatte con altri mezzi verso l’interno dell’area tutelata. Il pacchetto degli accessi permessi sarà utilizzabile sia dai residenti nei comuni esterni sia a Firenze (per quest’ultimi potrà tenere conto delle maggiori esigenze di spostamento connesse alle necessità di fruizione di servizi essenziali all’interno del comune di residenza).

In prospettiva, le maglie si restringeranno sempre di più. Ma questo dovrà andare di pari passo col rafforzamento del trasporto pubblico locale. Insomma, prima di pensare ad ulteriori divieti dovranno essere completati la rete delle tranvie ed il passaggio dell’Alta velocità. Ancora, dovrà essere parecchio migliorato il sistema di trasporto pubblico su gomma. E dovranno sorgere altri parcheggi scambiatori. Solo a quel punto i fiorentini potranno il più possibile lasciare l’auto a casa.

L’area dello Scudo Verde

Lo Scudo Verde coprirà 38 chilometri quadrati, pari al 66% della superficie del centro abitato e al 37% della superficie comunale, con un perimetro di 50 chilometri. Le porte telematiche verranno segnalate da apposita cartellonistica e saranno precedute da vie di fuga laterali per instradare i veicoli su itinerari alternativi esterni.

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