REDAZIONE FIRENZE

Scontri di Firenze, l'Atalanta chiede chiarezza. ll Sap: "Retata violenta contro polizia"

Versioni contrastanti sugli incidenti al termine di Fiorentina-Atalanta. Il sindaco di Bergamo scrive a Salvini: "Appurare come sono andati i fatti"

Un'immagine d'archivio di scontri tra tifosi e polizia

Firenze, 1 marzo - Il dopo partita di Fiorentina Atalanta si trascina dietro veleni e polemiche, non per quanto accaduto in campo, ma per gli incidenti tra i tifosi bergamaschi e la polizia, avvenuti nella notte a  poche centinaia di metri dal casello di Firenze Sud dell'autostrada A1, dopo la semifinale di andata di Coppa Italia.

Il bilancio, secondo la questura di Firenze, è di 5 poliziotti feriti e 130 persone identificate. Sull'episodio non si placano le polemiche e si registrano versioni decisamente diverse tra quelle della polizia (che accusa i tifosi di aver volutamente fermato i pullman per scendere e attaccare gli agenti) e quelle dei tifosi nerazzurri (che dicono, al contrario, di essere stati aggrediti dalle forze dell'ordine).  

Polemiche che sfociano anche in sedi istituzionali. Così, il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, chiede che il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, chiarisca cosa è successo: "Signor Ministro dell'Interno - scrive Gori -, Le chiedo di leggere il documento che riporto qui di seguito, diffuso dai tifosi dell' Atalanta (Curva Nord) che ieri sera hanno seguito la squadra a Firenze per la trasferta di Coppa Italia. Contiene una denuncia molto circostanziata di violenze ai loro danni, operate da parte di agenti della Polizia di Stato al termine della partita, senza alcuna apparente motivazione. Né prima, né durante né dopo l'incontro vi sono stati scontri tra i sostenitori delle due squadre. I tifosi dell' Atalanta erano già sui pullman, sulla via del ritorno, quando la polizia li ha fermati. Legga: io non so se i fatti si sono svolti esattamente come sono descritti. Ho però ascoltato alcune testimonianze, che accreditano la ricostruzione. Le chiedo perciò di appurare e di chiarire con tempestività cos'è effettivamente accaduto". Sugli episodi interviene anche la società atalantina chiedendo "che sia fatta luce su quanto accaduto mercoledì notte a Firenze". Nella nota, il club sottolinea: "Siamo per la legalità e per la tutela delle forze dell'ordine, che svolgono un importante servizio a garanzia della sicurezza pubblica, ma la denuncia sollevata dai tifosi impone, da parte del ministero degli interni e di tutte le autorità competenti, un elevato grado di attenzione per difendere i diritti anche di chi segue lo sport ed il calcio".

Da pèarte sua, Stefano Paoloni, segretario generale del Sap, Sindacato autonomo di polizia, afferma che "non si è trattato di scontri che hanno richiesto l'intervento della polizia, ma di una vera e propria retata violenta nei confronti dei colleghi, uno dei quali colpito con un violento calcio in pieno volto".  Secondo Paoloni «i sedicenti tifosi a bordo di un autobus, hanno intimato all'autista di fermarsi e, scesi a volto coperto, si sono scagliati contro la polizia. Questa è pura delinquenza che nulla ha a che vedere con lo sport e con il tifo per la propria squadra. Per i delinquenti identificati chiediamo che sia applicato un daspo a vita oltre al carcere. Chi tenta di sovvertire l'ordine - conclude Paoloni - organizzando agguati alla polizia, merita di finire in galera".