
Dal 1° gennaio 2007 al 31 dicembre 2020, a Firenze e provincia, sono scomparse 3.361 persone. Alcune sono state poi rintracciate in vita, altre sono purtroppo state trovate morte, di 611 si è persa ogni traccia. Sono sparite, come inghiottite dal nulla. Per tenere alta l’attenzione su questi casi, oltre che per supportare i familiari, è attiva del 2002 l’associazione Penelope. Grazie a una rete di volontari, presenti anche a Firenze e nei principali centri della Toscana, vengono archiviate le informazioni su chi è scomparso e si organizzano iniziative di sensibilizzazione. Fra queste la Giornata nazionale dedicata alle persone scomparse, prevista proprio oggi. "Al nostro appello – spiega la presidente toscana, Emanuela Zuccagnoli - ha risposto il presidente della Toscana Giani, concedendo l’illuminazione nel tardo pomeriggio di Palazzo Sacrati Strozzi. Vedremo inoltre illuminate piazze, fontane e palazzi comunali a San Casciano Val di Pesa, Empoli, Pietrasanta, Piombino, Pisa e Arezzo. Ci rivolgiamo anche ai cittadini perché accendano una candela verde sui davanzali. Aspettiamo le foto sui nostri canali social". Dal 1974 al 2020, a Firenze e provincia sono state presentate 4.845 denunce di scomparsa, mentre in Toscana la cifra sale a 11.476. Le denunce relative a minori sono state 2.709 per l’area fiorentina e 5.073 in tutta la Toscana, in molti casi concluse fortunatamente con il ritrovamento della persona.
Ma perché si scompare? "Alla base – spiega Zuccagnoli – ci sono quasi sempre problematiche di tipo sociale. I minori scompaiono per conflitti con la famiglia o con le strutture che li ospitano; per gli anziani c’è quasi sempre una malattia che compromette la memoria e l’orientamento; fra le donne adulte è ricorrente il problema delle violenze e, in altre, vede dietro al presunta allontanamento un femminicidio; per gli uomini adulti sono frequenti i problemi psichiatrici o economici. Serve una risposta della società: lo scomparso non è un fantasma, non è un mistero, non è un interrogativo. Tutti noi potremmo essere una persona scomparsa". Due i traguardi recentemente raggiunti da Penelope: una proposta di legge per riconoscere permessi retribuiti a chi deve cercare un proprio caro e la modifica all’articolo 58 del Codice civile per ridurre da 10 a 5 anni la possibilità di aderire alla dichiarazione di morte presunta, permettendo ai familiari di concludere prima almeno i dolorosi iter burocratici.
Lisa Ciardi