Scocca l’ora dei saldi. Oltre 200mila fiorentini a caccia dell’occasione. Spesa a testa? 142 euro

Domani scatta il periodo dei ribassi, previsto un giro d’affari di 30 milioni. Si spenderà più che in passato anche per l’inflazione che ha alzato i prezzi. "Il settore moda resta uno dei più penalizzati dalla difficile congiuntura".

C’è grande attesa per i saldi invernali che partiranno domani, venerdì 5 gennaio. Quest’anno, secondo le stime degli addetti ai lavori, i fiorentini spenderanno di più rispetto agli anni passati, ma soprattutto per effetto dell’inflazione, che ha spinto in alto anche i prezzi di capi di abbigliamento e accessori moda. Per Confcommercio Toscana saranno oltre 209mila i fiorentini che acquisteranno in saldo, con una spesa media di 142 euro a testa ed un giro d’affari di 29,7 milioni. Il budget medio di spesa a persona sarà leggermente inferiore secondo i calcoli di Confesercenti, 130 euro, e 267 a famiglia. Confartigianato Imprese Firenze indica invece una spesa media di 200 euro a nucleo familiare, che coinvolgerà sei fiorentini su dieci. Tutte cifre che risultano comunque in aumento rispetto allo scorso anno. "Se passeremo dai 133 euro del 2023 ai 142 di quest’anno è anche per effetto dell’inflazione, che ha fatto aumentare i prezzi", chiarisce il direttore di Confcommercio Toscana, Franco Marinoni. "In ogni caso, non siamo ancora tornati ai 160 euro registrati nell’inverno 2020, l’ultimo prima della pandemia. Segno che, purtroppo, il settore moda resta uno dei più penalizzati dalla difficile congiuntura". A spingere verso l’acquisto di capi invernali a prezzi scontati potrebbe essere anche il freddo atteso nei prossimi giorni. Non solo.Secondo il presidente di Federmoda Confcommercio Toscana, Paolo Mantovani, "la gente sta tornando a frequentare i negozi fisici e la crescita dell’e-commerce ha subito un arresto". Questo perché c’è "la voglia di tornare alla vita sociale pre-pandemia, che ha sempre avuto nello shopping in compagnia un rituale importante", ma anche perché "in questi anni i negozianti della rete tradizionale sono diventati più reattivi alla concorrenza del web: hanno adottato nuove tecniche di vendita, ispirate al neuromarketing, e hanno imparato a usare i social per farsi promozione".

Si stanno, insomma riprendendo la visibilità persa. Quali saranno i capi più acquistati? Secondo l’indagine Ipsos per Confesercenti Toscana, al primo posto della top five le calzature (58% delle indicazioni), seguite a stretto giro da maglioni e felpe (56%). La classifica prosegue con il terzo posto dell’intimo (34%), quindi gonne o pantaloni (33%), e poi magliette, canottiere e top (29%). Nei primi giorni dei saldi lo sconto medio applicato sarà intorno al 30% ed i saldi invernali proseguiranno per 60 giorni.

"C’è ottimismo: dopo una stagione invernale con il segno meno, ci sono segnali incoraggianti. Speriamo di poter recuperare ciò che non è arrivato nei mesi scorsi", commenta il vicepresidente di Confartigianato Imprese Firenze Paolo Gori. "Sulla stagione fino ad oggi, oltre al caro prezzi, hanno inciso sicuramente il clima e, per lo meno nelle zone della Piana, i danni causati dall’alluvione. Tutto questo ha prodotto una contrazione stimata dal 10 al 20% sull’anno precedente ma c’è possibilità di recuperare".

mo.pi.

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