Alberti-Dante, è il giorno dello sciopero. “Scuola mal gestita”. La preside: “Accanimento contro di me”

I sindacati: “Occorre che l’Usr raccolga questo grido di dolore e nomini un altro dirigente”. Ma la preside Urciuoli si difende: “La scuola soffre la mancanza di una segreteria stabile. Ho tentato la mediazione in tutti i modi ma i sindacati sono voluti andare allo scontro”

Firenze, 26 marzo 2024 - “Basta, basta!”. Lo urlano a gran voce studenti, docenti, genitori e sindacati di fronte all’Ufficio scolastico regionale. Stamani, il liceo Alberti-Dante ha fatto sciopero. “Reagiamo al triste declino”, si legge su uno striscione. E un altro: “Sono solo scuse!”. Più della metà del personale docente e non docente ha incrociato le braccia, secondo i dati dei sindacati promotori della protesta: Flc Cgil, Cisl Scuola, Snals e Gilda. “Questa scuola potrebbe essere bellissima, ma non è così. Non riesce a gestire l’unione dei vari indirizzi. E poi, visto che la dirigente lamenta la mancanza di personale stabile di segreteria, perchè non è qui a protestare insieme a voi?”, prende la parola al megafono una mamma, rivolgendosi agli studenti. È proprio la “disorganizzazione dell’istituto” il tema che viene più messo in risalto. I ragazzi parlano di “tante ore di lezione perse perchè i docenti assenti non vengono sostituiti”, di “sedi fatiscenti, tra finestre pericolanti e servizi igienici talvolta addirittura privi di porte”. E poi il problema delle “gite, organizzate in forte ritardo e, quindi, proposte a prezzi altissimi, non alla portata di tutte le tasche”, osserva una studentessa dell’Alberti. Blu Emma Sinni ed Elia Gammino sono rappresentanti d’istituto: “Manca la comunicazione e il malcontento cresce anche tra i prof - accusano i ragazzi -. Noi chiediamo di poter andare a scuola in un luogo sicuro e tranquillo, senza dover combattere quotidianamente per il rispetto dei nostri diritti. Le sostituzioni dei professori puntualmente non ci sono. Una classe ha perso più di 15 ore di lezione nel giro di un mese. Non è accettabile”.

“Una scuola prestigiosa sta andando a rotoli - non usa mezzi termini Emanuele Rossi dell’Flc-Cgil -. L’Usr deve raccogliere questo grido di dolore. Bisogna voltare pagina: ci vuole un’altra dirigenza. Qui abbiamo prof ancora non pagati per il lavoro aggiuntivo svolto. E poi mala-gestione per le uscite didattiche, mancanza di protocolli di sicurezza. Non parliamo dei fondi Pnrr lasciti sfuggire. Questi ragazzi non possono vivere appieno la loro esperienza fondamentale delle superiori per via di questa disorganizzazione cronica”. E Claudio Gaudio della Cisl: “La dirigente cerca sempre le colpe altrove, tra Metrocittà e Dsga assenti. La verità è che la nomea è tale per cui il personale scappa. I disagi lamentati dalla preside sono gli stessi di tutte le scuole. E poi il calo di iscrizioni parla chiaro”. “Ai ragazzi vengono pure, di fatto, negate le assemblee - accusa Fabio Mancini dello Snals -. Puntualmente vengono accampati problemi”.

Da parte sua, la dirigente Rita Urciuoli parla di una “guerra spietata” condotta dai sindacati contro di lei. “Quasi un accanimento”, dice. Ma cosa sta succedendo? “Il problema centrale è la mancanza di una segreteria stabile e di un Dsga - dice la dirigente -. È dal 2018-2019 che c’è questa oggettiva difficoltà. Purtroppo, vari lavoratori si sono assentati, tutti per ragioni legittime. Ma la situazione è che il personale manca. Cerchiamo di supplire noi stessi in prima persona e poi ci avvaliamo di collaborazioni multiple. Ma non è semplice. Quanto alla contrattazione integrativa di istituto, dopo ben 18 incontri infruttuosi ho dovuto firmare in modo unilaterale. E questo non è andato giù ai sindacati, ai quali sono venuta incontro il più possibile. Non vedo poi questa disorganizzazione tanto lamentata. Le gite stanno partendo ed i nostri ragazzi si distinguono in tantissime occasioni. Distruggere è semplice. Invece, il mio invito è di placare gli animi perchè questo clima non fa bene a nessuno. Gestire quattro sedi è complesso e le graduatorie dei Dsga sono terminate. Dispiace si sia arrivati allo sciopero. Personalmente, ho tentato in tutti i modi la mediazione ma non c’è stato verso”.

L’Usr ha preso l’impegno di disporre un’ispezione nella scuola per verificare la situazione.

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