Schlein all’Isolotto per Funaro: "Al lavoro per allargare la coalizione"

E la candidata sindaco del centrosinistra annuncia che martedì la giunta voterà una delibera sul lavoro "Unici in Italia ad applicare il salario minimo negli appalti". Botta e risposta al vetriolo tra Renzi e i Democratici.

Schlein all’Isolotto per Funaro: "Al lavoro per allargare la coalizione"

Schlein all’Isolotto per Funaro: "Al lavoro per allargare la coalizione"

di Antonio Passanese

Strette di mano, giro tra i tavoli, abbracci, foto di rito e un menù (da 20 euro a persona) a base di lasagne al pesto, carpaccio di tacchinella, dolce e Chianti. Al circolo Arci isolotto di via Maccari – tra volti nuovi e “vecchi“ del Pd e della sinistra (c’era anche l’ex presidente Enrico Rossi) – Elly Schlein lancia ufficialmente la corsa di Sara Funaro allo scranno più alto di Palazzo Vecchio. Ad ascoltare (e a pranzare) con la segretaria nazionale dem, 250 sostenitori dell’assessora al Welfare, i vertici cittadini e regionali del partito, la giunta comunale quasi al completo, i deputati toscani, il governatore Eugenio Giani e il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo (in odor di candidatura alle europee). Mancava solo il sindaco Dario Nardella, che probabilmente ha voluto lasciare la scena alla sua delfina.

Prima di sedersi attorno al tavolo, Funaro attacca il probabile candidato del centrodestra Eike Schmidt ("Quando lo vedrò gli regalerò una cartina della città. Spero di confrontarmi subito con lui sui temi che stanno a cuore ai cittadini") per poi annunciare la grande novità della prossima settimana. Che riguarda il lavoro e la precarietà. "Firenze sarà la prima città in italia ad applicare il salario minimo (9 euro lordi di trattamento economico) nelle gare in cui il Comune è stazione appaltante. Martedì sarà approvata in giunta un’apposita delibera". Una decisione, questa, partorita all’indomani della tragedia di via Mariti da dove, ieri, è iniziata la lunga giornata fiorentina di Elly Schlein che ha voluto deporre un mazzo di rose bianche davanti alle transenne del cantiere Esselunga (qui, invece, c’era anche il primo cittadino).

Arrivata all’Isolotto – il Pd ha deciso di partire da questo quartiere perché quest’anno ricorrono i 70 anni dalla sua nascita – la segretaria è stata letteralmente presa d’assalto dai giornalisti a cui ha spiegato che "Sara è la scelta giusta per Firenze. Questo è il tempo delle donne che si battono per i diritti di tutti". Il supporto alla candidatura a sindaco di Funaro, ha aggiunto la segretaria, "viene naturale dal fatto che il suo impegno, la sua competenza, il suo attaccamento a questa città ha fatto sì che fosse naturale per noi sostenere questa candidatura, sostenere Sara. È anche la garanzia della sua capacità di tenere insieme questa coalizione che è già ampia e coerente e che lavoriamo per allargare ulteriormente, perché noi abbiamo questa tensione unitaria sempre perché siamo pronti a continuare col buongoverno della città puntando sull’innovazione".

A proposito della coalizione, Elly Schlein si è appellata a tutte le forze di centrosinistra, tanto da affermare che si sta ancora lavorando all’allargamento (M5S e Italia Viva) ma "sulla base di una coerenza programmatica e sulla scelta delle candidature che sono più rappresentative di questo progetto di cambiamento. Quindi così come abbiamo fatto qua speriamo di allargare ancora, naturalmente lo faremo anche in tutti gli altri territori".

E la risposta di Matteo Renzi non si è fatta attendere: "Cara Elly, ecco perché noi a Firenze non stiamo con voi – ha scritto su X – Arrivano 55 milioni per Firenze, e cosa fa il Pd? Li mette sullo stadio. Ecco, alle prossime elezioni comunali di Firenze la divisione è molto semplice: il Pd vuole prendere questi soldi e darli allo stadio, che secondo me deve essere finanziato dai privati, Iv questi soldi li vuole mettere sulle scuole, sugli ospedali e sulle strade". Al leader di Iv controbatte il segretario dem Andrea Ceccarelli: "Ma quali divergenze sullo stadio, a lui interessava solo un accordo per avere qualche posto a tavola: un vicesindaco, una presidenza, qualche poltrona e qualche strapuntino al quale abbiamo detto di no".

Polemiche politiche a parte, Sara Funaro, dopo l’Isolotto, ha partecipato a un incontro sulla cultura organizzato allo spazio Alfieri con l’ex ministro Dario Franceschini e l’assessore della giunta Sala Tommaso Sacchi.