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Sassate alle auto, trovati i baby vandali. Hanno meno di 14 anni: non sono punibili

Strada in Chianti, i carabinieri identificato gruppo di minorenni: in frantumi finestrino di un’auto in corsa

Carabinieri

Strada in Chianti (Firenze), 25 agosto 2019 - Sono stati identificati dai carabinieri gli autori del lancio di sassi che l’altra notte hanno colpito due auto a Strada in Chianti. Si tratta di un gruppetto di ragazzini tra gli undici e i tredici anni: vista la loro età non sono punibili. Sono invece responsabili i genitori e nelle prossime ore saranno chiamati a presentarsi presso la stazione dell’Arma di Strada per rispondere dai danni provocati alle due vetture. Ad essere colpite le auto guidate da due donne grevigiane, una è stata colpita sulla carrozzeria mentre una è stata centrata nel finestrino andato in frantumi. Una volta arrivate a casa, le due donne, quarantenni, sposate, residenti a Greve, che per fortuna non hanno riportato ferite e non hanno perso il controllo dei veicoli, hanno sporto denuncia per danneggiamento. I carabinieri della stazione di Strada e della compagnia di Figline hanno avviato subito le indagini. Per altro partite dal fatto che una pattuglia del Radiomobile, prima che fossero segnalati i due episodi, aveva notato un gruppo di ragazzi sostare proprio nella zona dove si è poi verificato il lancio dei sassi.

L’episodio è avvenuto attorno alla mezzanotte tra mercoledì e giovedì, nei pressi del campo di calcio a cinque del paese grevigiano. Ad essere lanciati dei pezzi di lastricato colorato utilizzato per coprire il manto da gioco. E quando i carabinieri hanno effettuato il sopralluogo in seguito alla segnalazione delle due donne, sul posto hanno trovato proprio un mucchietto di pezzi di questo manto e un mucchietto di galbule, i frutti a pallina dei cipressi, utilizzate anche questi per effettuare il tiro al bersaglio. Ma ovviamente non hanno prodotto alcun danno alle auto che passavano, contrariamente invece a quanto accaduto quando è stata impiegata l’artiglieria ‘pesante’. Nei giorni successivi i carabinieri hanno effettuato altri sopralluoghi per chiarire come fosse andata quella sera. La zona del campo di calcetto è frequentata, nelle notti estive, da gruppi di ragazzi del paese, quelli con meno di 14 anni e altri di poco più grandi. O militari hanno sentito testimoni, raccolto indizi e alla fine, neppure due giorni dopo sono arrivati ad identificare gli autori. Il lavoro dei carabinieri è stato rapido ma poteva essere agevolato dalla presenza di telecamere di videosorveglianza di cui al momento la zona non è dotata.

Andrea Settefonti