Sanità, i medici chiedono di cambiare tutto Gli infermieri: "Rinforzi in pronto soccorso"

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"Un patto per riorganizzare il sistema sanitario nel momento più difficile per strutture di emergenza-urgenza e medicina territoriale". Così il presidente dell’Ordine dei medici, chirurghi e odontoiatri della provincia di Firenze Pietro Dattolo (nella foto) dopo il consiglio straordinario allargato a professionisti della sanità e rappresentanti delle istituzioni per discutere sulla crisi attuale dei pronto soccorso e della sanità territoriale. L’Ordine ha sottolineato che la crisi del pronto soccorso è "la punta di un iceberg che riguarda tutto il sistema ospedaliero e territoriale. A livello toscano questa crisi dimostra quanto bisogna fare ancora sul territorio: mancano strutture intermedie di degenza, case della salute e di comunità pienamente funzionanti: occorre assumere personale medico e infermieristico superando limiti di legge nazionali o anche le future strutture del Pnrr resteranno vuote". "La Toscana – ha concluso il il presidente dell’Ordine dei medici, chirurghi e odontoiatri della provincia di Firenze – dovrà mettersi in condizione di ‘salvarè il proprio sistema anche come paradigma nazionale di buon governo agendo con le proprie forze e sfruttando al massimo i margini di autonomia regionale o meglio usandola in modo virtuoso".

Intanto l’Ordine delle professioni infermieristiche interprovinciali Firenze-Pistoia ha inviato una lettera indirizzata al presidente della Regione Eugenio Giani, all’assessore alla sanità Simone Bezzini, al dg dell’Asl, Paolo Morello Marchese e al direttore del dipartimento delle professioni infermieristiche e ostetriche Paolo Zoppi per ribadire la preoccupazione a causa della carenza di personale infermieristico nei pronto soccorso. Il presidente David Nucci chiede di "rimodulare l’organico in base ai flussi, per garantire assistenza di qualità ai cittadini" e spiega che "per garantire la sicurezza degli utenti il personale deve essere messo nelle condizioni psicofisiche e di recupero idonee al fine di limitare il rischio di errori".

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