REDAZIONE FIRENZE

Sandra Milo . In apertura la mostra fotografica

A Pontassieve si inaugura una mostra fotografica in onore di Sandra Milo, l'ultima città che l'attrice ha amato. Un omaggio alla sua carriera e al legame con il territorio, reso possibile grazie alla collaborazione della Bcc Pontassieve e al regista Alessandro Sarti.

Sandra Milo . In apertura la mostra fotografica

E’ stata l’ultima Patria di Sandra Milo. Sarà anche la prima città in Italia a renderle omaggio. Venerdì primo marzo, alle 20,30 nel foyer del rinnovato Teatro Cinema Italia, si inaugurerà infatti la mostra fotografica dedicata alla grande attrice recentemente scomparsa. Si tratterà di un vero e proprio omaggio a Sandra Milo, con - esposte - 26 gigantografie 70X100. Scatti fotografici tratti dal set del film ‘Che bella storia la vita’, nel quale il regista pontassievese Alessandro Sarti ha diretto l’ultimo lavoro di Sandrocchia. La mostra resterà visibile per un mese a ingresso libero in orari di apertura del teatro. Un contesto, quello pontassievese, che nel corso delle riprese era divenuto vero e proprio luogo del cuore della Milo. Sarti, ex assessore alla cultura ed ora regista in grande ascesa, aveva convinto una vera e propria star come lei a trasferirsi in Valdisieve per girare una storia liberamente tratta da un fatto realmente accaduto a Roberto Caneschi, venditore di auto dell’Impruneta, anche lui sul set insieme a Sergio Forconi, Gene Gnocchi e tanti altri attori. Per tutto questo Pontassieve si sente ora in dovere di celebrare una figura che, solo nella sua ultima parte professionale, ha conosciuto la Valdisieve. Ma che, nondimeno, se ne è innamorata, cogliendo ogni occasione di contatto con quella realtà che è stata davvero amata da Sandra Milo. Nessuno, ancora, in Italia - dopo i ricordi dei giorni seguenti la sua scomparsa - ha ancora celebrato questa una donna che ha realmente fatto la storia del cinema, incantando mostri sacri come Federico Fellini. L’evento è reso possibile anche grazie alla collaborazione della Bcc Pontassieve, che attraverso il suo presidente, Metto Spanò, ha immediatamente raccolto l’idea di Alessandro Sarti, consentendo di farla diventare concreta. "Siamo orgogliosi di tutto questo - dice ora Sarti -, convinti di ricordare una persona che si è realmente legata al nostro territorio. È stato bello lavorare con lei, un vero privilegio. Una donna di un livello culturale altissimo unito a un’umanità e sensibilità che sembra non appartenere più ai tempi che viviamo".

Leonardo Bartoletti