San Giusto calcio, il grido di aiuto : "Con l’accorpamento? Spariremo"

Dopo la demolizione del Turri i blues sono a Le Bagnese ed è nata una nuova società per la gestione del campo .

San Giusto calcio, il grido di aiuto : "Con l’accorpamento? Spariremo"

San Giusto calcio, il grido di aiuto : "Con l’accorpamento? Spariremo"

"L’esperienza calcistica qui a San Giusto non può finire in questo modo". Eccoli gli effetti della demolizione del Turri che l’amministrazione ha portato a termine per costruirci una scuola, la Fermi, che aveva già una sede: un progetto di calcio sociale, come quello nato nel quartiere operaio per eccellenza è sul filo del rasoio. Per non far finire tutto, la società calcistica ha organizzato la festa di quartiere che si terrà oggi, nell’anello sportivo con tante iniziative, soprattutto legate all’inclusione attraverso il calcio. Ma cosa sta succedendo? Tutto nasce con l’abbattimento del Turri e il conseguente bando per l’assegnazione del campo di San Giusto, vinto dal raggruppamento composto dallo Scandicci Calcio (15%) e dalla Polisportiva San Giusto-Le Bagnese per un (85%). Nel gioco degli incastri, la Polisportiva è un soggetto ‘politico’ che raggruppa, Il San Giusto (calcio), il Circolo del tennis, e le due case del popolo. La presidente della polisportiva è Rita Rosselli, il vicepresidente è Roberto Nutini (presidente del San Giusto), nel consiglio ci sono Renzo Bellosi (Tennis) e i due presidenti dei circoli, Anna Ciofi (San Giusto) e Remo Armati (Le Bagnese). La polisportiva ha all’orizzonte un passaggio delicatissimo, ossia il pagamento del canone che il vincitore del bando di gestione del campo deve versare al comune. Il primo anno si aggira sui 60mila euro. "Abbiamo appreso – raccontano i due vicepresidenti del San Giusto Calcio, Simona Barbini e Fabrizio Minchioni –da un comunicato della Polisportiva, che avrebbe mollato l’attuale gestione calcistica per utilizzare gli impianti con una nuova associazione o società da costituirsi al 50% con il presidente dello Scandicci, Fabio Rorandelli. La nuova società, sempre secondo loro sarà affidata allo stesso Rorandelli. Successivamente abbiamo appreso, che sarebbe nata una ‘Scandicci San Giusto Academy’ che avrebbe proseguito l’attività nel solco della tradizione del quartiere. Così è scoppiato l’inferno. "Perché cancellare un’esperienza come la nostra – dicono Barbini e Minchioni – non abbiamo problemi economici, l’attività è sempre stata portata avanti senza problemi. Sono le società sportive ad aver dato vita alla Polisportiva negli anni ’80 includendo anche le case del popolo. E’ pazzesco essere penalizzati per una decisione sulla quale non abbiamo potuto neanche incidere".

Fabrizio Morviducci