SANDRA NISTRI
Cronaca

San Francesco, un ragazzo di oggi: "Il futuro va visto con i suoi occhi"

Fra’ Matteo Brena presenta l’evento “live“ con e per i giovani nell’ambito dell’anno di celebrazioni speciali. Lavoro condiviso dall’intera famiglia francescana, che in città opera con una cinquantina di religiosi.

San Francesco, un ragazzo di oggi: "Il futuro va visto con i suoi occhi"

San Francesco, un ragazzo di oggi: "Il futuro va visto con i suoi occhi"

Il legame dei francescani con Firenze è antichissimo. I primi seguaci del ‘poverello di Assisi’ infatti giunsero in città nell’inverno del 1209 e, a quanto pare, il primo approccio non fu felicissimo dato che furono scambiati per accattoni e ladri. Ben presto però la loro fede e dedizione verso il prossimo fu apprezzata, tanto che, quando fecero ritorno ad Assisi, i rimpianti si sprecarono. Dal 1228 almeno, data con una documentazione certa, però la presenza dei Frati conventuali a Firenze, nella chiesa di Santa Croce, non si è mai interrotta. Una ‘famiglia’, quella francescana in territorio fiorentino, con varie componenti che si sono unite per creare le iniziative in occasione dell’ottavo centenario delle stimmate di San Francesco, con un focus particolare sui giovani. Ne parliamo con fra’ Matteo Brena, coordinatore della commissione che ha elaborato il programma.

Un calendario quello del centenario cui ha lavorato l’intera famiglia francescana, quali sono le realtà coinvolte?

"Sono diverse: Frati minori, Frati minori conventuali, Cappuccini, Terz’ordine francescano e Gioventù francescana, una grande realtà composita che, in occasione del centenario, propone delle attività ricreative e culturali rivolte a tutti per riscoprire, oggi, il messaggio di Francesco".

Uno degli eventi più importanti è “Francesco live“, dall’11 al 14 aprile, di cui Qn La Nazione e Qn Nuove Generazioni sono media partner: come è nato?

"Ci siamo chiesti cosa Francesco d’Assisi può dire ai giovani di oggi, credenti o meno, e partendo da questa domanda abbiamo invitato centinaia di ragazze e ragazzi che arriveranno da tutta Italia a guardare al futuro con gli occhi di Francesco e alla sua prospettiva estremamente attuale. L’evento è rivolto prevalentemente a giovani universitari e agli studenti delle classi quarte e quinte della scuola superiore".

Gli eventi del centenario toccheranno alcuni luoghi francescani per eccellenza…

"Sì, principalmente Santa Croce che è un luogo identitario per noi a Firenze ma ci saranno eventi anche altri luoghi ad esempio in Ognissanti. Molte iniziative importanti saranno ospitate poi da Palazzo Vecchio".

Quanti frati francescani operano in questo momento sul territorio fiorentino?

"Siamo circa 50, alcuni di noi sono giovani, altri più anziani. Si tratta di una comunità composita per età ed esperienze".

Quali sono le attività che portate avanti nel capoluogo?

"Principalmente, sull’esempio di San Francesco, le attività sono di predicazione e cura delle povertà. Abbiamo un centro francescano che fa distribuzione di indumenti e assistenza ai poveri. Ogni realtà fa qualcosa per i più poveri, poi ci sono realtà più forti che fanno iniziative di maggior respiro: basti pensare alla parrocchia di San Francesco in Savonarola o di Montughi per i Cappuccini. Poi la cappellania all’interno di Careggi, con i Frati Cappuccini".