
Non c’è solo il castello di Reggello: i luoghi in attesa di rinascita sono decine e decine. Da Villa Il Ventaglio alla Badia del Buonsollazzo: ecco chi ha più bisogno di mecenati. .
Per un “castello“ salvato dalla rovina, come sta accadendo per Sammezzano, ci sono poi mille altri tesori che invece ogni giorno perdono un’altra pietra e che languono nell’abbandono.
Nel nostro territorio, per fortuna da una parte, e purtroppo dall’altra, la lista è lunga dei complessi storici sia pubblici che privati in attesa di un qualche riscatto.
Ai margini della città in via delle Forbici, di proprità del Demanio c’è ad esempio la splendida Villa il Ventaglio. Il luogo, segnalato anche dal Fai, fu ceduto all’Università internazionale dell’arte, la cui sede fiorentina ha chiuso ormai da qualche anno, lasciando attualmente la villa in stato di abbandono. Per fortuna almeno il parco è stato recuperato ed è visitabile dal pubblico, passato in gestione allo Stato. Ma l’immenso complesso, che risale al XV secolo, per adesso non ha alcun futuro. Descritta come “chasa da oste”, la villa era luogo di sosta per i pellegrini che da Porta a Pinti, in corrispondenza dell’attuale piazzale Donatello, si recavano a San Domenico di Fiesole. Dopo una serie di passaggi di proprietà la villa venne acquistata, nella prima metà del XIX secolo, dal conte Giuseppe Archinto, che incaricò Giuseppe Poggi di ristrutturare la casa e di riprogettare il giardino. Nel 1969 la villa ed il giardino furono rilevati dallo Stato Italiano.
Basta spostarsi poi nel Mugello, per imbattersi in enormi e storici edifici di grandissimo pregio architettonico. Uno di questi è la Badia del Buonsollazzo, nota anche come monastero di San Bartolomeo. Si tratta di una struttura religiosa, oggi chiusa, situata sul fianco settentrionale del Monte Senario, nel comune di Borgo San Lorenzo, in provincia di Firenze. Il complesso si trova lungo la via della Tassaia, una strada comunale che dalla valle del torrente Faltona porta nella parallela valle del torrente Carza, collegando il paese di Polcanto a Vaglia, Bivigliano e al convento di Monte Senario. La chiesa attuale, frutto delle ristrutturazioni dei primi del Settecento, fu edificata su progetto dell’architetto di corte Giovan Battista Foggini e mostra in facciata un grande stemma mediceo e una lapide dedicatoria. Insomma, la sua è una storia illustra, che meriterbbe di essere recuperata.
Come l’ex ospedale di Luco di Mugello, un imponente edificio che prima di essere struttura sanitaria era un monastero camaldolese, e che oggi rischia, con gravi problemi di stabilità, di scomparire sotto i colpi del degrado.