Firenze, la notte choc in hotel. È stata violenza sessuale

Rapporto non consenziente tra il rugbista e la compagna. Si indaga per omicidio colposo dopo il racconto della donna inglese

La polizia davanti all'Hotel Continentale (Foto Gianluca Moggi / New Press Photo)

La polizia davanti all'Hotel Continentale (Foto Gianluca Moggi / New Press Photo)

Firenze, 19 luglio 2022 - "Ricky è morto? Oh no, my God, non lo sapevo. Me lo dite voi adesso. Non l’avevo capito... Ho urlato, chiesto aiuto, perdevo tanto sangue, stavo malissimo. Cos’è successo? Io non volevo avere quel tipo di rapporto. Non volevo farlo...". Non pratica erotica consensuale, condivisa, sfociata in conseguenze estreme, ma atto di inaudita violenza sessuale. Filtrano poche parole, ma precise, significative, importanti, forse decisive, tali da ribaltare la prima ipotesi – il gioco sessuale finito malissimo – dal ‘pre-interrogatorio’ fatto dalla polizia all’agente immobiliare inglese di 44 anni soccorsa sabato mattina dopo le 7 all’Hotel ‘Continentale’ di vicolo dell’Oro, a Firenze, poco distante da Ponte Vecchio, poi operata d’urgenza a Careggi per lesioni profonde durante un rapporto con il compagno Ricky Bibey, 40enne ex rugbista di una certa notorietà, trovato morto lo stesso sabato mattina nella camera d’albergo prenotata dalla coppia di Manchester. Ricky e signora erano scesi al ’Continentale’ nella notte tra venerdì e sabato, poche ore prima dell’incredibile, drammatico epilogo della loro storia sentimentale. Gli investigatori della Mo bile coordinati dal pm e guidata dal dirigente Andrea Di Giannantonio avevano sentito la donna già nell’immediatezza dei soccorsi, riuscendo a farsi raccontare la sua verità almeno nei tratti salienti, presente il pm Ester Nocera.

La verbalizzazione vera – con conferme più circostanziate – è rimandata all’esito di alcuni accertamenti perché il nuovo scenario delineatosi è diverso: non una pratica erotica portata all’estremo, ma violenza sessuale durante un rapporto iniziato in modo consenziente, poi non più, virando al dramma. Cosa lo fa supporre oltre alle parole di lei? I segni sul corpo di Bibey, riscontrati al primo esame esterno: graffi, ai polsi e agli avambracci, graffi da difesa, fatti dalla donna nel disperato tentativo di evitare la violenza. Anche la donna ha segni che – ’combinati’ con quelli sul 40enne – paiono far combaciare la scena. Altra ’quasi certezza’: Bibey è morto per un malore. Ma l’autopsia sarà eseguita oggi, salvo rinvii. Sullo sfondo del dramma la piaga dell’abuso di droga (cocaina) e sostanze alcoliche. Un mix che può portare a effetti devastanti. Al momento il fascicolo aperto dal pm è per omicidio colposo a carico di ignoti.

 

 

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