"Rubate le ostie dalla chiesa, ennesimo spregio"

Il furto nella chiesa di San Giovanni Battista vicino all’ex villa Monna Tessa. Don Fantappiè: "Gesto sacrilego ma qui i dispetti sono continui"

di Stefano Brogioni

FIRENZE

Dalla chiesa di San Giovanni Battista, in viale Pieraccini a Careggi, sono stati rubati una pisside colma di ostie consacrate e una candela.

La polizia, chiamata da don Marco Fantappiè, ha fatto un sopralluogo. Non viene esclusa nessuna ipotesi, neanche quella del satanismo.

"Sicuramente, è un sacrilegio - dice don Marco -, ma qui viviamo una situazione d’emergenza, chiediamo aiuto e nessuno ci ascolta".

Un messaggio rivolto alla direzione del vicino ospedale di Careggi e anche alla politica.

La situazione che comporta alla chiesa di viale Pieraccini "frequenti dispetti, perfino una molotov", ricorda don Fantappiè, è la vicina struttura di villa Monna Tessa.

Fino al 2016 è stata il centro dialisi della cittadella sanitaria. Ma da quando è stata decisa la dismissione, i padiglioni sono diventati un hotel per sbandati, senzatetto e poco di buono.

Nel novembre scorso, nel complesso occupato c’è stato un incendio che poteva avere conseguenze drammatiche. E sempre mesi addietro, nel cortile del convento dei frati cappuccini, attiguo alla chiesa di San Giovanni Battista, venne rinvenuta perfino una bottiglia incendiaria. Sarebbe stata tirata contro la facciata, anche se non era esplosa.

In un sopralluogo, effettuato prprio da La Nazione, abbiamo anche noi riscontrato infissi rotti, cataste di roba ammassata.

Una situazione che era stata segnalata dal consigliere di quartiere, Matteo Chelli, e che era giunta perfino sul tavolo del ministro dell’Interno Luciana Lamorgese.

"Siamo vittime di questo degrado - rincara il parroco -. Ci prendono di mira, fanno i dispetti se ad esempio non diamo loro le elemosine".

Ed è per questo che più che alla sette sataniche, in canonica si pensa a uno spregio per questi rapporti di cattivo vicinato. Anche se il furto resta molto singolare.

Secondo quanto riferito, a scoprire l’accaduto, mercoledì intorno alle 15, è stato lo stesso parroco della chiesa, che ha subito contattato le forze dell’ordine.

Il blitz potrebbe essere avvenuto nella mattinata precedente, orario in cui il luogo sacro è aperto al pubblico. I ladri, dopo aver forzato il tabernacolo, hanno preso il calice contenente le ostie per la celebrazione eucaristica.

Sarebbero stati fatti altri danni. "Certo, non si possono escludere altri moventi. Ma qui non siamo al sicuro, in questa situazione qualcuno non fa il suo dovere", conclude don Fantappiè.

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