Rsa e centro diurno a San Giusto

A settembre l’analisi del progetto affidato a una società francese. Risolverà i problemi della terza età

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di Fabrizio Morviducci

Avanti tutta con il progetto per il polo sociosanitario di San Giusto, a settembre si terrà la prima conferenza dei servizi per valutare le opportune modifiche a un progetto che sanerà una ferita urbanistica importante, a due passi dalla caserma Gonzaga, altro punto di trasformazione basilare ma sul comune di Firenze. "A settembre – ha detto il vicesindaco Andrea Giorgi – si prenderà in considerazione il progetto presentato dalla società francese che realizzerà questo centro polifunzionale dedicato alla terza età. Nel piano è prevista una rsa da 160 posti con modulo alzheimer, un centro diurno per anziani, ma la trasformazione è imponente, visto che si parla anche di un parco da 40mila mq, parcheggi, la sistemazione delle strade".

L’area ex Margheri avrà dunque questa funzione ‘nobile’ nel welfare cittadino. Doveva essere un supermercato di attrezzi di bricolage. Ma l’amministrazione ha deciso di chiudere la partita definitivamente due anni fa, con una presa di posizione ufficiale in consiglio comunale. Il terreno è rimasto vuoto; la proprietà che avrebbe dovuto realizzare il centro commerciale ha avuto bisogno di tempo a trovare un’alternativa. E alla fine l’alternativa è stata trovata: il piano prevede infatti di realizzare sull’area un polo sociosanitario dedicato alla terza età, con una residenza sanitaria, e un centro diurno.

Un piano fondamentale per il benessere degli anziani, visto che in città c’è una sola Rsa e neanche un centro diurno per la terza età. A Scandicci ci sono circa 700 anziani non autosufficienti, noti ai servizi sociali. Di questi poco più di 200 sono inseriti in residenze sanitarie assistite. Il problema però è che solo 42 sono ricoverati in strutture cittadine, gli altri sono invece ricoverati fuori comune, con conseguenti notevoli problemi a carico delle famiglie che devono spostarsi ogni giorno per stare con loro e per ogni minima esigenza.

Fuori dalle strutture, ci sono anche anziani non autosufficienti che frequentano centri diurni (con attività sanitaria) fuori dal territorio comunale di Scandicci. Si tratta per lo più di pazienti affetti da demenza senile o alzheimer; a Scandicci infatti non ci sono centri adeguati alla gestione di queste patologie.

Infine ci sono gli anziani che si affidano alle badanti per la gestione della vita quotidiana. Il tema è stato affrontato a più riprese da parte della maggioranza e dell’opposizione. I numeri intercettano un bisogno che evidentemente deve essere colmato sul territorio comunale. E la risposta potrebbe arrivare proprio da questo terreno di San Giusto. Quando sarà terminato.

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