Roma blindata, i ristoratori fiorentini a mani legate: "Vogliamo solo lavorare"

I manifestanti di Io Apro: "Entro il 21 aprile devono farci riaprire. Altrimenti lo faremo da soli"

Un momento della manifestazione

Un momento della manifestazione

Roma, 12 aprile 2021 - "Noi dobbiamo riaprire per i nostri figli. Perché alcune attività posso aprire e altre no? Se il Covid c'è, c'è per tutti''. Lo grida, alla manifestazione 'Io Apro' di piazza San Silvestro, Sandra Di Bella, del movimento 'Ristoratori siciliani indipendenti' che indossa una sorta di elmo vichingo con le corna come Jake Angeli, uno dei manifestanti di Capitol Hill. ''Speranza si deve dimettere, non non possiamo andare avanti aggiunge. Ci stanno distruggendo. Ora basta, i ristori non sono adeguati''. In piazza San Silvestro si sono ritrovate circa 500 persone, con vari esponenti di movimenti di partite Iva, ristoratori, mondo dello sport e della cultura. Insieme si sono diretti verso piazza Montecitorio dove si stanno congiungendo ad altre delegazioni.

Tra i manifestanti anche una rappresentanza di ristoratori e ambulanti fiorentini, partiti all'alba di stamane. "Stanno bloccando il vostro diritto a manifestare, stanno bloccando il vostro diritto a dire la vostra, ma noi arriveremo comunque a Roma anche a nuoto, anche a piedi, anche con un tappeto volante, con qualsiasi mezzo perché è un mio diritto manifestare". Lo ha detto in una diretta Facebook sul canale del movimento 'Io Apro', Momi El Hawi, il pizzaiolo di Firenze tra gli organizzatori della protesta che la settimana scorsa, schierandosi a difesa di alcune ristoratrici, è rimasto coinvolto in alcuni scontri con le forze dell'ordine. Momi, come gli altri promotori, si è presentato a mani legate proprio per far passare il messaggio della non violenza.

"Siamo in tanti, tutta Italia si sta muovendo per prendersi i propri diritti - ha aggiunto - oggi dovranno darci una data e noi faremo di tutto per sederci con qualcuno che ci dia una data ipotetica per le riaperture che sia il 19 aprile, il 20, o il 21 aprile. Oltre non andremo. Non alzeremo un dito ovviamente, nessuno dovrà alzare un dito, sarà una rivoluzione ghandiana".

 

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